Rifiuti sempre più cari in Italia, nel Lazio spesa media di 330 euro a famiglia

Roma – Cresce ancora la tassa sui rifiuti nel nostro Paese: nel corso del 2016, una famiglia media italiana ha pagato 297 euro (+0,4% rispetto al 2015). Media più alta nel Lazio con 330 euro per nucleo familiare, in aumento del 4,6% rispetto ai 316 euro del 2015: fra le province Roma è la più cara con 389 euro (-1,8%), Viterbo la più economica con 221 euro (+5,3%).
E se a livello nazionale la raccolta differenziata si attesta nel 2014 al 45,2% (+2,9% rispetto al 2013), nel Lazio si arriva al 32,7% (+6,2%), mentre lo smaltimento in discarica è in netta diminuzione al 20% (-26% su anno precedente).
E’ questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che per il nono anno consecutivo ha realizzato un’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia, prendendo come riferimento nel 2016 una famiglia tipo composta da 3 persone, con un reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. Il Dossier è disponibile sul sito internet www.cittadinanzattiva.it.
Secondo il rapporto Rifiuti urbani 2015 dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nel 2014 in Italia sono state prodotte 29,7 milioni di tonnellate di rifiuti urbani con una media pro capite di 488 kg (+0,2% rispetto al 2013). Il 46% dei rifiuti urbani italiani è prodotto nelle regioni del Nord, il 32% nelle regioni del Sud ed il restante 22% in quelle centrali.
Per quanto riguarda la produzione pro capite la media più elevata è quella del Centro (547 kg), segue il Nord (496 kg) ed infine il Sud (443 kg). Nel Lazio ogni cittadino produce in media 523 kg di rifiuti l’anno.