I parchi pubblici di Milano non godono proprio di ottima salute a causa dei molti rifiuti urbani abbandonati. Camminando nel verde dei giardini e parchi cittadini, ci si accorge subito come la presenza dei rifiuti infetta l’ambiente.
A dirlo sono i dati dell’indagine Park Litter 2022, condotta da Legambiente in 56 aree verdi di 28 città grazie all’impegno di 697 volontari. I dati relativi alla Lombardia parlano della presenza di quattro rifiuti per ogni metro quadro monitorato.
Rifiuti urbani: la salute dei parchi di Milano, i dati Legambiente
L’indagine svolta da Legambiente sui rifiuti urbani nei parchi ha preso in esame diverse città italiane. In Lombardia in particolare sono stati messi sotto esame cinque parchi pubblici in due città: Milano e Varese. A Milano sono stati analizzati i parchi:
- Baden Powell;
- Cassinis;
- Parco della Martesana;
- Elio Vittorini.
A Varese è stato analizzato invece il Parco di Villa Toeplitz. Si tratta di aree verdi frequentate principalmente da famiglie, studenti, sportivi e anziani. L’indagine ha preso in considerazione solamente i rifiuti con dimensioni maggiori di 2.5 centimetri. I volontari hanno raccolto 4.279 rifiuti, catalogati e suddivisi per tipologia di materiale:
- 2.871 polimeri artificiali (plastiche);
- 613 carta e cartone;
- 345 metallo;
- 232 vetro e ceramica.
C’è poi una percentuale minore di rifiuti di gomma, materiale organico, legno trattato, tessili, bioplastica e materiali misti e RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).
I mozziconi di sigarette sono in assoluto il rifiuto più presente nei parchi e rappresentano il 42.2% dei rifiuti raccolti a livello nazionale (13.483 sui 31.961 totali provenienti da tutti i parchi italiani presi in esame). Purtroppo Milano si aggiudicata il triste primato di più mozziconi di sigarette nei parchi. I volontari hanno raccolto nel Parco della Martesana ben 1.090 mozziconi in un transetto e 353 in un altro.
L’indagine Park Litter 2022 inoltre fa luce anche sulla presenza o meno di cestini per la raccolta differenziata, tombini e canali di scolo (presenti nell’80% dei transetti monitorati).