Rio Mare, leader nel mercato del tonno in scatola, ha premiato attraverso il “Building a Sustainable Future Award” – assegnato nell’ambito dell’edizione 2018 di Seeds&Chips. The Global Food Innovation Summit – la start up italiana SEAD (Sea Defence Solutions), ideata dagli ingegneri Fabio Dalmonte e Simone Botti per ridurre l’impatto dei rifiuti sugli oceani.
Consapevoli che i rifiuti – in particolare quelli che derivano dalla plastica – sono oggi una delle principali cause dell’inquinamento oceanico e che una parte significativa di questi giunge nel mare attraverso i fiumi, i due ingegneri hanno brevettato un sistema innovativo per contribuire alla risoluzione del problema. Questo, infatti, permette di prevenire l’arrivo dei rifiuti in mare aperto attraverso barriere galleggianti da installare nei fiumi, in grado di reindirizzare i rifiuti solidi e i detriti fluviali verso un bacino di raccolta dove vengono accumulati, prelevati e inviati ad una successiva fase di riciclo. Oltre ad adattarsi a qualsiasi tipologia di fiume e di flusso fluviale, le barriere galleggianti create da SEAD (Sea Defence Solutions) comportano poche opere di manutenzione e installazione e non impattano sulla portata dei fiumi, né ostacolano barche e fauna fluviale.
«Siamo particolarmente orgogliosi di poter premiare una start up italiana che, come noi, è impegnata concretamente per la tutela dell’ecosistema marino, un tema che ci sta particolarmente a cuore – dichiara Luciano Pirovano, Sustainable Development Director di Bolton Food – Crediamo, infatti, che sia compito di un’azienda leader come Rio Mare promuovere nuovi standard di sostenibilità ambientale che includano non solo la pesca sostenibile ma anche la salvaguardia della salute degli oceani».
La partecipazione di Rio Mare a Seeds&Chips e la volontà di premiare la start up italiana SEAD (Sea Defence Solutions) rientrano nel più ampio impegno dell’azienda per la tutela dell’ecosistema marino. Nel 2009 è stata tra i membri fondatori di ISSF (International Seafood Sustainability Foundation), per assicurare la sostenibilità degli stock di tonno nel lungo periodo, promuovere la tutela e la salute dell’ecosistema marino e ridurre la pesca accidentale (by-catch), dedicando ogni anno sempre maggiori risorse per la ricerca scientifica. Nel 2016 inoltre l’azienda ha stretto una partnership internazionale con WWF. Quest’ultima si sviluppa in diversi Paesi europei con l’obiettivo di ottenere il 100% di pesca sostenibile entro il 2024, obiettivo che sarà raggiunto attraverso l’approvvigionamento del 100% del tonno dell’azienda proveniente da aree di pesca certificate MSC – la più autorevole certificazione di pesca sostenibile – o da progetti di miglioramento della pesca (FIP – Fishery Improvement Projects), finalizzati all’ottenimento della certificazione MSC. L’azienda ha preso un impegno simile anche per le altre specie ittiche utilizzate per i suoi prodotti, ovvero salmone, sgombro e sardine, e si è posta inoltre l’obiettivo di aumentare la trasparenza e la tracciabilità per i consumatori e rafforzare gli standard sociali e lavorativi lungo tutta la filiera produttiva.
Per Rio Mare la sostenibilità della pesca e la tutela dell’ecosistema marino sono parte integrante della strategia aziendale, un approccio che è stato tradotto in filosofia di business nel 2011 con la nascita del progetto di Corporate Social Responsibility “Qualità Responsabile”, che testimonia l’impegno dell’azienda per una qualità a 360°, perseguita lungo tutta la filiera, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, dal momento in cui il pesce viene pescato fino a quando il prodotto arriva sulla tavola dei consumatori. L’impegno di Rio Mare, infatti, non si esaurisce con la produzione e la distribuzione di prodotti di qualità, ma si completa attraverso attività ed iniziative nell’area della sostenibilità della pesca, della tutela dell’ambiente, del rispetto delle persone e nella promozione dei principi di una corretta alimentazione, per migliorare la vita del singolo e il benessere della società.