Villa Borghese

Riqualificato il IV Giardino Segreto di Villa Borghese, un gioiello barocco

Inaugurato, a Roma, il IV Giardino Segreto di Villa Borghese, un gioiello barocco che comprende l’Esedra dei Draghi e la fontana del Giardino delle Erme. Il progetto di restauro che ha ricevuto un sostegno di 100.000 euro grazie ad una donazione di prestazioni della società IZI S.p.a. è promosso da l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale: un accordo tra pubblico e privato volto alla riqualificazione di beni architettonici.

I lavori hanno avuto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e la collaborazione dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti. Grazie ai fondi PNRR Caput Mundi sono previsti altri importanti interventi di restauro sull’intero sistema dei Giardini Segreti, dall’Uccelliera e dal Casino della Meridiana. Il Giardino delle Erme, adiacente il Casino Nobile, residenza suburbana del cardinale Scipione Borghese, realizzato nel corso del XVII secolo per l’esposizione di fiori rari ed esotici, sarà aperto e visitabile tutti i giorni a partire dal 27 giugno con orario 8-19.

Con il sostegno della Società Izi, che ringrazio a nome di tutti i romani, riconsegniamo alla città uno degli angoli più suggestivi di Villa Borghese con la valorizzazione del Giardino delle Erme, rendendolo ancora più bello e illuminato e restaurando sia la fontana romana che l’ingresso monumentale – ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri – Un nuovo tassello nel percorso di valorizzazione del nostro immenso patrimonio storico, artistico e culturale, dal grande progetto di passeggiata archeologica nell’area dei Fori, passando per l’apertura del Museo della Forma Urbis, fino al rilancio di Largo Argentina e nei prossimi mesi di piazza Augusto Imperatore.

Gli interventi di rigenerazione a Villa Borghese

Dopo un attento e minuzioso intervento di restauro, il monumentale portale d’ingresso ha ritrovato il suo antico splendore. Gli intonaci e le tinteggiature originali, ormai sbiaditi e deteriorati, hanno restituito all’opera la sua cromatica originaria. Restaurati anche il cancello seicentesco e il ricco apparato decorativo in stucco, danneggiato e trascurato. Cornici, nicchie ovali con busti romani e sfere di travertino che impreziosiscono l’attico, insieme ai due draghi araldici, sono tornati a brillare di nuova luce.

Eliminati gli strati di calcare dalla fontana in marmo lunense, di epoca romana, posta al centro del giardino, riportando alla luce la superficie marmorea originale. I lavori sull’impianto di alimentazione e scarico dell’acqua hanno permesso di riattivarne il funzionamento dopo anni di inattività. L’area infine è stata dotata di un nuovo impianto di illuminazione artistica.