Sarà una grande opera di riqualificazione urbana quella che trasformerà la caserma Amione a Torino in uno spazio aperto alla cittadinanza. Il bando di gara, pubblicato dall’Agenzia del demanio, scadrà il 10 agosto, e renderà un’area ormai inutilizzata la Cittadella della PA, con servizi e aree verdi. Obiettivo anche la conservazione degli edifici presenti valorizzati e ottimizzati anche dal punto di vista energetico.
La caserma, nella sede della ex SCAT – Società Ceirano Automobili Torino, centralissima e vicina a piazza Rivoli, si estende su 28 mila mq. Il progetto prevede il restauro per la porzione storica sottoposta a vincolo e la realizzazione di nuovi edifici ecosostenibili (adottato il Protocollo GBC Historic Building relativo ai restyling e il Protocollo LEED® per le nuove costruzioni) e in armonia con il contesto; 16 mila mq di verde saranno a disposizione della popolazione rendendo l’area un vero polmone.
Caserma Amione a Torino, investimenti e risparmio
L’Agenzia del Demanio ha destinato all’operazione oltre 210 milioni di euro che permetteranno a 12 amministrazioni pubbliche e circa 1200 dipendenti di trasferirsi nell’ex struttura militare; la chiusura dei contratti di affitto porterà un risparmio di 6 milioni di euro l’anno per la PA.
I contenuti del bando di gara tengono conto degli esiti del concorso di idee per la progettazione promosso nel 2018 dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Torino, con il supporto della Fondazione per l’Architettura di Torino.
Il modello della nuova Cittadella della Pa di Torino – ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Piemonte Valle D’Aosta, Sebastiano Caizza – rispecchia in pieno l’idea di Pubblica Amministrazione che l’Agenzia sta portando avanti in altre realtà del Piemonte e su tutto il territorio nazionale: si tratta di un progetto virtuoso che contribuirà a migliorare l’assetto urbanistico di tutta la Città. Attraverso il recupero di immobili sottoutilizzati si potranno generare risparmi per le casse dello Stato e offrire nuovi servizi per i cittadini.
Gli sviluppi del progetto di riqualificazione
In linea con la politica dell’Agenzia del demanio verrà sviluppata una rendicontazione dettagliata in relazione ai principi specifici ESG individuati. Queste le specifiche caratteristiche dell’opera:
- uffici, alcuni dei quali destinati ai servizi per il pubblico;
- giardino con alberi ad alto fusto, una piazza a gradoni e vie pedonali;
- edifici con massimo quattro piani su via Pilo e sei su corso Lecce. La facciata dovrà allinearsi con l’edificio art nouveau vincolato dalla Soprintendenza e le pareti saranno prevalentemente in vetro.
Per consentire i lavori di riqualificazione della caserma Amione a Torino gli uffici del Ministero della Difesa, ora posti all’interno della caserma Amione, saranno gradualmente trasferiti nella caserma Dabormida. Si tratta di:
- Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Torino (U.T.T.);
- Deposito del Museo Storico Nazionale di Artiglieria.
L’avvio di questo procedimento, che riguarda la trasformazione dell’area della Caserma Amione – spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni – costituisce una tappa fondamentale del più ampio lavoro tra l’Agenzia del Demanio e la Città per la rigenerazione delle aree di proprietà dello Stato. L’edificio manterrà la sua vocazione pubblica, in un processo di riqualificazione che lavora sul patrimonio edilizio esistente, non consumando nuovo suolo, che verrà valorizzato attraverso una selezione pubblica orientata alla qualità del progetto architettonico.