Vele di Scampia

Parte la riqualificazione delle Vele di Scampia a Napoli, la C verrà abbattuta

Parte il piano dell’Amministrazione Manfredi per la riqualificazione delle Vele di Scampia a Napoli. Al via i lavori di riqualificazione della Vela B (la Vela Celeste) finanziati dal Piano Periferie con 18 milioni di euro).

Le Vele di Napoli sono un complesso residenziale situato nel quartiere periferico di Scampia, a nord del capoluogo campano. Queste imponenti strutture, progettate dall’architetto Francesco Di Salvo e costruite negli anni ’60 e ’70, sono diventate un’icona controversa dell’architettura urbana italiana.

Vele di Scampia, i termini del progetto

Il progetto prevede per la Vela B la riqualificazione degli spazi comuni, del piano dei garage e dei porticati, dei collegamenti verticali e del rifacimento delle superfici orizzontali di copertura mentre  la Vela C (Vela Gialla) verrà abbattuta e a partire dal 2025 avverrà il trasloco degli abitanti. L’unica Vela che resterà in piedi verrò riqualificata come simbolo della storia napoletana, del quartiere e delle battaglie del territorio per il riscatto sociale.

Inizialmente concepite come una soluzione innovativa per affrontare il problema dell’edilizia popolare le Vele di Scampia rappresentavano un progetto ambizioso per il loro tempo. La loro struttura a forma di vele che emergevano dal paesaggio urbano circostante era considerata un simbolo di modernità e speranza per una comunità bisognosa di alloggi decenti e servizi pubblici. Nel corso degli anni invece le Vele sono diventate simbolo di degrado urbano, criminalità e disgregazione sociale. Le condizioni di vita all’interno del complesso residenziale sono diventate precarie con problemi di criminalità diffusa, disoccupazione e scarsa manutenzione delle strutture.

Nonostante la loro reputazione negativa le Vele hanno attirato l’attenzione di artisti, urbanisti e attivisti che hanno cercato di riportare nuova vita e speranza nel quartiere. Progetti di riqualificazione e rinnovamento urbano si sono via via avvicendati per trasformare le Vele in un centro culturale e comunitario con opportunità di lavoro, istruzione e svago per gli abitanti,