Gambe caviglia ritenzione idrica

Ritenzione idrica: sintomi, cause, rimedi naturali

La ritenzione idrica è un disturbo che colpisce in maniera indifferente sia donne che uomini. Si caratterizza con una tendenza da parte dell’organismo al trattenere un volume eccessivo di liquidi, che “ristagnano” in alcune zone specifiche del corpo.

I liquidi vanno a occupare gli spazi interstiziali tra le varie cellule, senza più la possibilità di essere smaltiti attraverso i normali meccanismi. Maggiormente colpite risultano quelle aree che sono altresì predisposte all’accumulo di grasso. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, una condizione di ritenzione idrica non rappresenta di per sé un incremento di peso rilevante.

Malgrado possa riguardare potenzialmente uomini e donne, le seconde presentano una propensione nettamente maggiore alla manifestazione della problematica. Secondo alcuni studi a soffrirne è circa il 30% della popolazione femminile in Italia.

Sintomi della ritenzione idrica

Veniamo ora a quelli che sono i sintomi della ritenzione idrica. Uno dei principali è il gonfiore, accompagnato da edema. Al rigonfiamento e allo stato edematoso possono aggiungersi dolore e una scarsa elasticità dell’area. A risultare bersaglio di tale problematica sono varie zone del corpo, ovvero mani, piedi, gambe, volto e caviglie.

È possibile valutare un’ulteriore sintomo attraverso un semplice “trucco”. Premere con un dito la parte che si ritiene colpita da ritenzione idrica: se una volta sollevata l’estremità l’area rimane “bianca” per alcuni secondi allora è probabile che la risposta sia affermativa.

Ritenzione idrica: cause

Caviglie piedi donna

Quando si parla di cause della ritenzione idrica ecco affermarsi come principali i seguenti tre fattori: genetico, ormonale e farmacologico. Il primo è chiaramente legato a una predisposizione ereditaria all’accumulo di liquidi in eccesso, spesso in associazione con le riserve di grasso.

Dal punto di vista ormonale è possibile che un eccesso di estrogeni possa condurre a un evidente ristagno di liquidi. Terzo fattore quello farmacologico, ovvero dovuto a effetti indesiderati di alcuni medicinali. In quest’ultimo caso può evidenziarsi un legame con il fattore ormonale, nello specifico in caso di assunzione di pillola anticoncezionale.

In avvio abbiamo citato il fatto che erroneamente la ritenzione idrica viene ritenuta motivo di forte aumento di peso. Contrariamente a questo occorre notare però che l’incremento di massa grassa rappresenta un fattore scatenante per il ristagno di liquidi. L’accumulo di grasso corporeo tende a inibire la diuresi, portando quindi a un minore smaltimento delle componenti idriche.

Ecco quindi che tornano a farsi sentire i rischi di una alimentazione scorretta, in presenza della quale possono manifestarsi diversi disturbi. Più in generale sono gli stili di vita, alimentari e non, a incidere in maniera potenzialmente rilevante. È il caso anche della sedentarietà, che favorisce un cattivo microcircolo soprattutto negli arti inferiori.

Rimedi naturali contro la ritenzione idrica

Tisana

Esistono diversi rimedi naturali per contrastare la ritenzione idrica, tra cui spicca senz’altro l’esercizio fisico. Un’attività regolare può contribuire, anche se di intensità moderata, a contrastare il fenomeno.

Sì alle lunghe passeggiate o a camminate all’aria aperta, ma anche ad allenamenti veri e propri. Attenzione però a non esagerare con l’intensità: uno sforzo eccessivo porterebbe, a causa dell’aumentata produzione di aldosterone, all’effetto opposto. Possibile anche stimolare la circolazione alternando il sollevamento dei talloni e delle punte dei piedi. Si consiglia inoltre di evitare l’utilizzo di tacchi alti e un abbigliamento che costringa gli arti inferiori.

La vite rossa e il mirtillo sono considerati altri due rimedi naturali particolarmente efficaci per il benessere della circolazione. In questo caso possono contribuire a drenare i liquidi in eccesso, favorendone l’espulsione. Una tisana con foglie di betulla contribuirà a stimolare la diuresi e contribuirà a una maggiore produzione urinaria.

Sì anche all’utilizzo di centella asiatica (foglie) per favorire la diuresi. Allo stesso scopo servirà il consumo del gambo interno dell’ananas. Più in generale risultano consigliati tutti quei rimedi naturali che favoriscono una maggiore eliminazione dei liquidi in eccesso. Come in altri casi si raccomanda un consulto con il proprio medico curante in caso di assunzione di farmaci o di intolleranze specifiche.

Dieta

Abbiamo già accennato al fatto che un’alimentazione poco sana possa aumentare il rischio di ritenzione idrica. Soprattutto nel caso in cui si tenda a consumare, all’interno della propria dieta, cibi ricchi di sodio. Questo minerale dovrebbe essere tenuto sotto controllo, pena l’incremento del ristagno di liquidi. Stesso discorso vale per l’acqua, che se acquistata in bottiglia dovrà contenerne limitate quantità.

Cosa mangiare

Cosa mangiare in caso di ritenzione idrica? Innanzitutto via libera alla frutta e alla verdura fresche e di stagione. Soprattutto quando si parla di carciofi, cicoria, cime di rapa, radicchio, indivia belga e ortica. A seconda della stagionalità possono essere consumati anche pompelmi e kiwi.

L’olio extravergine d’oliva è consigliato, purché sia di qualità e sia stato spremuto a freddo. Ben venga anche il cioccolato fondente, in virtù della sua azione a protezione dei vasi sanguigni. Possono rientrare nella normale dieta, cercando di alternarne il consumo, anche i legumi e il pesce.

Ritenzione idrica: cibi da evitare

I cibi confezionati e salati risultano inevitabilmente tra i cibi da evitare in caso di ritenzione idrica (inclusi salatini e alla frutta secca, se tostata e salata). Meglio evitare anche gli insaccati, oltre che gli alimenti che favoriscono un’eccessiva assunzione di grassi saturi (come carne rossa, burro, formaggi grassi e/o molto stagionati).

No anche al pesce affumicato e ai dolci (soprattutto se industriali). Sconsigliato anche il ricorso alla farina bianca 00 (doppio zero), quella più raffinata e priva di componenti come la crusca. Preferire in caso di necessità la versione integrale, che fornirà un beneficio contributo di fibre.