Alcuni giorni fà a piazza Venezia uno dei tanti cavalli utilizzati per il vergognoso servizio di trasporto ippico è caduto a terra di fronte allo sguardo esterrefatto di decine di persone.
Secondo quanto riportato dai giornali e riferito da un dipendente dell’Atac, l’animale si è impaurito a causa del passaggio di un motorino che gli ha tagliato la strada ed è scivolato sui sanpietrini resi viscidi dalla pioggia. Il vetturino ha fatto rialzare il cavallo con l’aiuto di alcuni passanti e automobilisti senza aspettare l’intervento di un veterinario che potesse accertarne le condizioni di salute.
Una situazione che ripropone con prepotenza quello che la semplice compassione verso gli animali dovrebbe far capire da anni. Il servizio delle botticelle romane è indecoroso e indegno, legittima lo sfruttamento dei cavalli in nome di una tradizione che non ha più senso di esistere e si inserisce pienamente nel quadro del generale degrado che caratterizza purtroppo la città.
Quindi le botticelle a Roma hanno i mesi contati? L’Assemblea Capitolina dovrà approvare fra i primi atti, la Delibera di iniziativa popolare che le associazioni animaliste con oltre il doppio delle firme necessarie di romani, hanno depositato da un anno e mezzo in Campidoglio.
L’abolizione delle botticelle non è più rinviabile, peraltro, alla luce della recente notizia che vede tutti i vetturini delle botticelle iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti per le condizioni igienico-sanitarie in cui vivono i cavalli ricoverati nelle stalle dell’ex Mattatoio, stalle occupate abusivamente e poste sotto sequestro dal Nirda del Corpo Forestale dello Stato nel dicembre 2014.