Sambuco fiori pianta

Sambuco: proprietà, controindicazioni, utilizzi

Il sambuco è una pianta dotata di diverse proprietà benefiche e dai vari utilizzi. Adatta anche all’impiego come specie ornamentale, trova nella fitoterapia una delle sue applicazioni principali. Attenzione però alle possibili controindicazioni del sambuco, soprattutto in relazione alla tossicità di alcune specie.

Per sfruttarne i benefici per la salute vengono utilizzati i principi attivi contenuti nelle sue foglie e nei fiori essiccati. Attenzione però a non sottovalutare i possibili utilizzi in cucina del sambuco, protagonista anche di una prelibata confettura.

Pianta

Il nome scientifico/botanico della pianta di sambuco è Sambucus nigra e appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae. Le sue origini sono associate all’Europa e ad alcune zone dell’Asia occidentale, con una buona diffusione anche in Italia. L’habitat ideale è quello di montagna, ma cresce bene anche nei boschi radi e nelle zona umide.

Presenta fiori piccoli e dall’intenso profumo, mentre le foglie sono opposte e distribuite in gruppi di circa 5-6 elementi. Per quanto riguarda il frutto, il sambuco produce una drupa (polpa che circonda un seme legnoso) di colore nero. La pianta può raggiungere fino a 7 metri di altezza, ramificandosi con la crescita.

Quando fiorisce il sambuco

Il sambuco fiorisce nel mese di maggio, in corrispondenza dell’arrivo dei primi veri caldi primaverili. Si tratta di un fiore dal profumo molto gradevole e dalla caratteristica forma a ombrello.

Come riconoscere il sambuco buono da quello velenoso?

Sambuco frutti

Non tutte le varietà di sambuco sono utili e fanno bene alla salute. Esiste ad esempio il Sambuco Ebulum, detto anche Ebbio, i cui frutti sono velenosi e possono mettere in serio pericolo chi dovesse mangiarli.

Riconoscere il sambuco buono da quello velenoso è quindi essenziale per evitare rischi. Innanzitutto l’altezza può essere una discriminante importante, con l’Ebbio che raggiunge al massimo i 150 centimetri (anziché i 5-7 metri della pianta “buona”).

Altra differenza utilizzabile è quella relativa ai fiori, più tondeggianti per il Sambuco e tendenzialmente ovali per l’Ebbio. Il fusto della pianta buona sarà legnoso di color grigio/bruno, mentre la specie velenosa avrà un fusto principale di colore verde.

Nota particolare per quanto riguarda i frutti, piuttosto simili tra le due specie. Tuttavia nel sambuco buono tendono a volgere verso il basso, mentre in quello velenoso sono fieramente rivolti verso l’alto.

Fiori di sambuco, dove trovarli

La pianta di sambuco è piuttosto comune nel territorio italiano, ma esistono chiaramente dei luoghi dove sarà più facile trovare questi fiori. Strada di campagna, boschi, strade cittadine periferiche e casolari delle aree rurali sono degli ottimi posti in cui cercare queste inflorescenze.

Quando raccoglierli

Il periodo di massima inflorescenza del sambuco è il mese di maggio, quindi sarà anche il momento ideale per raccoglierli. Tuttavia è possibile che si sviluppino anche con un po’ di anticipo e siano disponibili già a partire dal mese di aprile.

Come essiccare i fiori di sambuco

Vediamo ora come essiccare i fiori di sambuco in maniera corretta. Andranno posti all’interno di una busta di carta, andrà bene quella utilizzata per il pane, e tenuti all’ombra durante il processo. Il luogo scelto dovrà essere inoltre areato e asciutto.

Sambuco: proprietà

Arriviamo alle proprietà del sambuco e come possono intervenire positivamente sulla salute. Partiamo dalle sostanze contenute, alcune delle quali piuttosto utili e conosciute. Presenti tra gli altri flavonoidi, polifenoli, mucillagini, triterpeni, tannini, saponine, glucosidi, acidi organici e acidi grassi, oli essenziali, colina, resine e alcaloidi.

Tra le proprietà principali di questa pianta figura quella diaforetica, ovvero l’azione che favorisce la sudorazione. Si rivela piuttosto utile in caso di febbre. Le qualità espettoranti risultano invece efficaci nel trattamento di alcune affezioni respiratorie, in particolare tosse, raffreddore e bronchite.

Agirebbe anche come antinfiammatorio, in particolare inibendo la secrezione di citochine e riducendo l’attività delle interleuchine. A questo rimedio naturale vengono attribuite anche proprietà diuretiche ed emollienti. I frutti vengo ritenuti degli efficaci lassativi e degli immunostimolanti.

Benefici

Quando si parla di benefici del sambuco si fa ad esempio riferimento alla capacità di abbassare la temperatura corporea attraverso la sudorazione. Non solo, l’attività lassativa si rivela utile in caso di stipsi o stitichezza, mentre l’azione diuretica offre un contributo nel ridurre la ritenzione idrica e nel tenere sotto controllo alcune patologie cardiovascolari.

Contro i malanni invernali l’azione è doppia, agendo sia nel liberare le vie respiratorie che nel supportare le difese immunitarie.

Utilizzi

Sambuco marmellata confettura frutti

Diversi possono essere gli utilizzi del sambuco come rimedio naturale. A cominciare dall’infuso, che si prepara lasciando 4 grammi di fiori in infusione per 10 minuti in circa 150 ml di acqua bollente.

Il decotto richiede invece 30 grammi di corteccia, da lasciare in acqua bollente (a fornello acceso) finché il liquido non si sarà dimezzato. Presenti tra le possibilità anche la tintura madre (30 gocce al giorno, da diluire in acqua) e lo sciroppo di sambuco.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Alla già citata possibilità di consumare la specie velenosa si aggiungono alcune controindicazioni specifiche, valide per il sambuco buono. Allergia alle componenti di questo rimedio e interferenza con i farmaci diuretici sono alcune delle criticità maggiori.

È sconsigliato il consumo di sambuco anche durante la gravidanza, l’allattamento e nei bambini al di sotto dei dodici anni. Attenzione inoltre a non mangiare fiori e semi, nonché ai frutti acerbi, che possono indurre effetti collaterali quali vomito, diarrea, difficoltà di tipo respiratorio e bruciore alla gola.