Save the Children: in Italia 25% dei bambini a rischio povertà. Cosa puoi fare tu? di Marzia Fiordaliso Direttore Editoriale Eco in città

Save the Children, associazione internazionale fondata novanta anni fa, stima che nel nostro paese il 25% dei bambini sia privato dei beni materiali primari, mancanza che si riflette anche a livello culturale e relazionale.
Molti minori, soprattutto al sud, non hanno una casa sicura e salubre, una famiglia serena, non mangiano in modo corretto e con regolarità sia per mancanza di denaro sia per le disorganizzazioni familiari. I genitori hanno, spesso, paura a rivolgersi ai servizi sociali temendo un eventuale allontanamento da casa dei piccoli che potrebbero invece essere aiutati benissimo restando nel loro nucleo domestico.
Save the Children lancia un vero allarme infanzia nei confronti del Governo in cui chiede l’estensione a tutte le famiglie a basso reddito con minori della carta d’inclusione sociale per l’acquisto di beni di prima necessità; maggiori investimenti per l’istruzione, per tenere aperte le scuole con attività educative anche il pomeriggio e per garantire, senza ulteriori costi per le famiglie, l’insegnamento delle materie curricolari e i servizi di trasporto e mensa; un diverso utilizzo dei Fondi europei che concentri le risorse sullo sviluppo del capitale umano, a partire dal potenziamento dei servizi alla prima infanzia.
Per aiutare l’Associazione a portare avanti i tanti progetti possono bastare piccole donazioni a cadenza mensile. Maggiori info su www.savethechildren.it.