Servizi pubblici, l’indagine sulla qualità della vita a Roma

Le donne sono più critiche degli uomini, gli adulti e gli anziani sono più scontenti dei giovani, i lavoratori autonomi sono più delusi dei lavoratori dipendenti e perfino dei disoccupati. E anche quest’anno, nel complesso, i romani sono un po’ meno soddisfatti della qualità della vita in città. Il voto medio è pari a 5,12, leggermente al di sotto di quello dello scorso anno. Questi i risultati dell’Indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali nella città di Roma, presentata in Campidoglio.

Il giudizio più negativo arriva per i servizi universali: raccolta rifiuti e pulizia stradale si attestano rispettivamente a 4,2 e 3,3, ma è ritenuta sufficiente l’illuminazione pubblica con un 6,2. Il trasporto pubblico è complessivamente quasi sufficiente: l’insoddisfazione viene a galla per i servizi di linea, 4,5 per bus e tram e 5,5 per la metropolitana, mentre il servizio taxi è “più che sufficiente”.

Giunta alla nona edizione e realizzata dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, la ricerca è finalizzata a misurare la soddisfazione dei cittadini in riferimento ai principali servizi erogati dall’Amministrazione. Trasporto pubblico locale, quindi autobus, metro e taxi; servizi universali come acqua, pulizia stradale, raccolta rifiuti e illuminazione stradale; settore sociale, cioè asili, farmacie e servizi alla persona, ma anche cultura con musei, biblioteche, Bioparco, e infine strisce blu, servizi cimiteriali e parchi, sono tra i principali servizi sui quali si è chiesto ad un campione di cittadini di esprimere il proprio giudizio.

Dettagli qui: http://www.agenzia.roma.it/documenti/monitoraggi/524.pdf