La siccità sta assetando anche gli animali della Toscana. Nonostante il settore dell’agricoltura rimane di certo il più colpito duramente dalla crisi idrica, con gravi danni ai raccolti, purtroppo a soffrire per la mancanza d’acqua c’è anche la fauna.
Nel Comune di Vaglia non c’è più una goccia d’acqua da diversi giorni, in molti dei fiumi e torrenti della zona. Purtroppo a morire di sete sono i daini e i caprioli. La pioggia non vuole arrivare e quest’anno si registra il 50% in meno di precipitazioni, con conseguenza disastrose.
Siccità in Toscana e animali in difficoltà, l’operazione “aiuto acqua”
Il Comune di Vaglia, nonostante la situazione critica, non si è dato per vinto e si è mosso per soccorrere la fauna selvatica con l’operazione “aiuto acqua”. Come? Collocando diversi abbeveratoi di emergenza in molti punti del territorio per dare la possibilità agli animali di bere.
In realtà non è la prima volta che in questa zona della città metropolitana di Firenze si ricorre all’uso di una rete di abbeveratoi. Diciamo che quella di quest’anno è una siccità senza precedenti, una situazione grave che ha spinto il Comune a intervenire efficacemente aumentando il numero delle vasche per l’acqua da bere. Il sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi, ha spiegato quali sono attualmente le zone più a disagio a causa della crisi idrica:
Le aree più in sofferenza sono a Poggio Conca Starniano, Poggio di Pinati e Poggio Cancelli, da cui in particolare caprioli e daini scendono verso valle per andare a trovare l’acqua nel torrente Carza, dove ancora ne è rimasta. Così facendo devono attraversare la statale Bolognese; spesso sono causa di incidenti stradali, pericolosi e qualche volta mortali per persone e animali.
La battaglia contro l’apertura anticipata della caccia
Se da una parte gli abbeveratoi non fanno morire di sete gli animali, dall’altra questi potrebbero trasformarsi in facili esche in vista della riapertura, il 15 agosto, della caccia di selezione al capriolo maschio.
Inevitabili le perplessità in merito alla questione caccia, che incombe come ogni anno. Il WWF Toscana sta portando avanti una battaglia contro l’apertura anticipata, ai primi giorni di settembre, della stagione venatoria.