La siccità in Emilia-Romagna inizia a far preoccupare tutti. Nelle ultime settimane il caldo ha raggiunto temperature record e così anche in questa regione la mancanza di precipitazioni sta portando a problematiche davvero gravi.
Addirittura si sta pensando di chiedere al Governo lo Stato di Emergenza Nazionale. Ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente e protezione Civile, Irene Priolo:
Un passo necessario per fronteggiare una situazione complessa dal punto di vista ambientale, che ha preoccupanti ricadute sul fronte delle produzioni agricole, ma non solo. Gli habitat naturali sono messi a dura prova e registriamo anche una forte risalita del cuneo salino. In queste ore stiamo già lavorando per istruire la pratica, completa e approfondita, affinché sia accolta da Palazzo Chigi.
Siccità in Emilia-Romagna: cosa fare
Proprio a partire da questa settimana bisognerà discutere della siccità in Emilia-Romagna e non solo. Questo problema sta colpendo tutto lo Stivale e soprattutto le regioni attraversate dal Po. Nel dettaglio martedì 21 giugno ci sarà a Bologna una cabina di regia per analizzare la situazione con i dati aggiornati ad oggi dell’Osservatorio del distretto del Po e capire cosa fare in futuro. Ha aggiunto la Priolo:
Ho parlato con il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha condiviso con noi che la situazione è seria e problematica. Si è impegnato a portare la questione all’attenzione del Governo ed in particolare dei ministri competenti, ed è già al lavoro in queste ore.
A rischio in questo senso è in particolar modo il settore agricolo, fondamentale per l’economia della regione Emilia-Romagna. Tra l’altro la paura è in aumento, visto che le previsioni meteo delle prossime settimane non sembrano migliorare: nei prossimi giorni sono previsti addirittura dei picchi anche di 43°.
Ricordiamo che proprio nel fine settimana appena concluso c’è stata una allerta caldo causata dall’anticiclone africano Scipione.
