Siccità

Siccità in Piemonte, situazione grave secondo il Ministro dell’Ambiente Pichetto

Maxi vertice a Torino sul tema dell’emergenza siccità in Piemonte. All’incontro hanno partecipato: Alberto Cirio, presidente regionale; Matteo Marnati, assessore all’ambiente; il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto. Proprio quest’ultimo ha definito “particolarmente grave” la situazione nella quale versa il territorio regionale.

Sul tavolo sono finite le politiche regionali per quanto riguarda sia gli invasi e l’utilizzo dei bacini comuni con altre Regioni che il PTA (Piano di Tutela delle Acque). Si parlato inoltre del bilancio attuale in termini di precipitazioni e portata dei fiumi. Malgrado le recenti piogge siano state ben accolte, la situazione risulta tutt’altro che normalizzata. In particolare sono stati segnalati i saldi negativi del Po (-64%) e del Tanaro (-83%).

A preoccupare sono soprattutto le scarse nevicate registrate in montagna, in conseguenza delle quali si sarebbe aggravato il quadro piemontese. Riguardo invece il PTA, Alberto Cirio ha dichiarato che il piano “è stato aggiornato nel 2021 in accordo col Ministero e sono stati previsti 5 progetti da 13 milioni di euro per il ripristino dei bacini fluviali“.

Lotta alle dispersioni e invasi contro la siccità in Piemonte

Sfruttamento degli invasi e lotta alla dispersione (circa il 40% in Italia) lungo la rete nazionale di acquedotti le due armi più importanti contro la siccità in Piemonte secondo il ministro Pichetto. Sul fronte del recupero dell’acqua piovana, il responsabile del Ministero dell’Ambiente ha sottolineato la necessità di maggiori risultati: l’Italia recupera appena il 10%, a fronte ad esempio del 35% recuperato dalla Spagna.

Temporaneamente verrà chiesto di rivedere la quota di approvvigionamento del Piemonte su bacini comuni come ad esempio il Lago Maggiore, condiviso con la Lombardia. Nel frattempo sul tavolo della Regione Piemonte è finita anche la questione legata alla delibera approvata dal Consorzio irriguo Est Sesia.

Il documento dispone che la maggior parte delle risorse idriche disponibili vengano assegnate ai territori della Lomellina appartenenti proprio al Consorzio. Il tutto a discapito degli agricoltori piemontesi. Sul tema è intervenuto il governatore del Piemonte, che intimato al Consorzio di annullare la delibera entro sette giorni:

Se non lo faranno io sono pronto a impugnare quella delibera e ricorrere al Tar. Perchè noi siamo sabaudi ma sappiamo anche alzare la voce.