Siccità: torna il maltempo in Italia, ecco da quando

Siccità: torna il maltempo in Italia, ecco da quando

Stop siccità: da mercoledì 30 marzo torna il maltempo per cinque giorni, per la gioia di molti, visto che la pioggia è fondamentale per rimpinguare le riserve idriche quasi a secco. Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito iLMeteo.it ha fatto sapere che ci saranno precipitazioni diffuse, anche abbondanti e non solo al Nord, anche al Centro e poi anche su Campania, Basilicata e Puglia.

Oltre a pioggia e neve questa fase di maltempo farà diminuire le temperature: i valori termici, al momento sopra la media di 4/5°C, scenderanno di circa 10°C, portandosi non oltre i 10/12°C di giorno, in particolare al Nord. Al contrario, i valori notturni, a causa della copertura del cielo e dei venti miti di Scirocco e Libeccio, aumenteranno di quasi 8°C.

Problema siccità: cosa succede in Emilia-Romagna

Ricordiamo che dallo scorso 26 marzo fino alla mezzanotte di domenica 3 aprile 2022 in tutta la regione Emilia-Romagna “lo stato di grave pericolosità” per il rischio di incendi nei boschi. Il provvedimento è stato ufficializzato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.

Il codice arancione arriva dopo la fase di attenzione (codice colore giallo) dichiarata il 22 febbraio passato: l’aumento del grado di rischio è dovuto alla condizione di severa siccità che riguarda tutta la regione. La stagione invernale infatti ha avuto poche precipitazioni, causando così una riduzione del quantitativo d’acqua nel terreno e quindi la siccità grave.

Come fa sapere la Protezione Civile, nelle date sopra elencate ci sarà il divieto assoluto di accendere fuochi oppure usare strumenti che producano fiamme, scintille o braci dentro le aree forestali. Vietati su tutto il territorio regionale anche gli abbruciamenti di residui vegetali e delle stoppie. Non si possono fare nemmeno gli abbruciamenti di residui vegetali agricoli su tutto il territorio regionale.