Smart city

Smart city, le parole chiave del corso Eco-media Academy

Negli anni la definizione di smart city si è via via modificata passando dall’essere percepita come una città digitale all’essere identificata come spazio urbano sostenibile. Una metropoli è efficiente quando dispone di un sistema integrato con servizi accessibili per tutte le categorie. Il progresso non è mai tale se è solo per pochi.

Il corso Eco-Media Academy “La smart city tra informazione, nuovi strumenti e competenze in un percorso di sostenibilità”, promosso da Pentapolis e patrocinato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti si è svolto lo scorso 10 maggio in presenza a Roma, all’interno della Conferenza Esri Italia 2023, ed ha avuto come partner l’Ordine dei Giornalisti del Lazio; ha ricevuto il sostegno di Esri (che offre prodotti e soluzioni nell’ambito delle tecnologie geospaziali, settore di mercato nel quale l’azienda è leader nazionale), Novamont, Terna e ha visto la partecipazione di Enea, INGV, Ispra, Green Building Council, Croce Rossa, Open Fiber che ha da poco pubblicato il suo terzo Report di Sostenibilità e che da sempre adotta modalità di posa della fibra ottica a basso impatto privilegiando il riutilizzo di infrastrutture esistenti.

Dopo i saluti di Guido D’Ubaldo, Presidente ODG, di Michele Ieradi, Direttore Marketing Esri Italia, e l’introduzione di Massimiliano Pontillo, Presidente Pentapolis Group, si è passati allo speech di Stefano Martello, Coordinatore Eco-Media Academy sull’informazione ambientale. A seguire gli interventi, oltre al mio in chiusura, di:

  • Jacopo Giliberto, Il Sole 24 Ore;
  • Paola Cipriani, Accenture;
  • Laura Lucchini, Repubblica;
  • Claudia Meloni, Enea;
  • Maurizio Pignone, INGV;
  • Andrea Taramelli, Ispra;
  • Stefano Valentino, giornalista;
  • Laura Bastianetto, Responsabile comunicazione Croce Rossa Italiana;
  • Andrea Falessi, Direttore relazioni esterne Open Fiber;
  • Marco Mari, Presidente Green Building Council Italia;
  • Daniele Terzariol, ANCI.

Smart city, le parole chiave

Durante i lavori del pomeriggio abbiamo isolato alcune parole chiave correlate alla smart city, utili per approfondire un concetto ancora poco chiaro. Il processo verso la transizione ecologica non si avvierà mai concretamente se ci sfugge che il 75% degli italiani vive in aree urbane ed è lì che vanno convogliati gli interventi maggiori per ridurre le emissioni e permettere a tutti una vita a basso impatto in città dove l’aria è respirabile.

Uno dei pilastri di una città sostenibile è sicuramente una mobilità adeguata basata su un trasporto pubblico efficiente, una gestione del traffico digitale, semafori intelligenti, parcheggi di scambio, centraline di ricarica in rapporto al numero degli abitanti, il noleggio semplice di mezzi elettrici.

Va garantita agli abitanti la sicurezza (un’illuminazione efficiente ma adattabile può essere un buon punto di partenza) e una gestione dei rifiuti veloce e comprensibile. Protagonista l’edilizia sostenibile con edifici pubblici e privati ad alta efficienza energetica, materiali green e raccolta delle acque piovane. 

Determinante per una società moderna la partecipazione e l’inclusione dei cittadini. Tutti i cittadini perché la dimensione digitale deve essere accessibile anche attraverso soggetti terzi che permettano il flusso di informazioni tra la pubblica amministrazione e l’utente (di ogni età, di ogni estrazione sociale, di ogni grado di istruzione).