Assobenefit durante la Quarta Giornata Nazionale delle Società Benefit fa il punto e traccia le linee guida della connessione tra esigenze di mercato e società che incorporano il beneficio comune come valore costitutivo al pari del profitto. L’appuntamento di Milano “Tra avanguardia e regola. Tracciamo la rotta per un futuro sostenibile” ha evidenziato come le benefit possano essere protagoniste nella transizione ecologica e nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Le imprese sono sottoposte a un grandissimo stress proveniente dalle spinte del mercato e dei regolatori nell’obiettivo della sostenibilità. – ha sottolineato il Presidente di Assobenefit, On. Mauro Del Barba – In questo contesto, le società benefit possono ben dire di essere l’assetto più avanzato con cui reggere all’urto delle pressioni, con una forza che deriva dall’assumere dentro di sè gli obiettivi di beneficio comune, sociali e ambientali, al pari di quelli del profitto. Sono imprese che vogliono andare oltre ciò che la legge prevede e che il regolatore a livello europeo sta indicando in termini di innovazione. Le società benefit hanno questo compito di continuare a essere leader per rappresentare l’avanguardia.
Società Benefit, un modello economico sostenibile
La manifestazione è stata l’occasione per comprendere ed esplorare come queste società green siano attualmente lo strumento più avanzato ed efficace per sviluppare un modello economico sostenibile, in coerenza con le novità introdotte con le normative europee Sustainable Finance Disclosure Regulation “SFDR” e Corporate Sustainability Reporting Directive “CSRD”.
Siamo ad un punto di flesso, in Italia, in Europa e nel mondo; la pandemia, la crisi indotta dall’aggressione russa all’Ucraina, l’aumento dei costi delle materie prime ci hanno spinto indietro rispetto a uno sforzo comune verso la sostenibilità, facendo prevalere non tanto, e non solo, gli interessi di parte ma soprattutto quelli dell’oggi; credo ci sia bisogno di un cambio di passo per cui non basta più essere impegnati e forti a livello individuale ma occorrono una visione collettiva e obiettivi comuni. – ha affermato lex Ministro delle Infrastrutture e Direttore Scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini – La partita è tutta giocare e sul piano economico apre la strada alle imprese che hanno già incorporato al loro interno l’agire secondo quei valori che misurano ciò che è importante per le persone e per l’ambiente, con un approccio rivolto alle future generazioni. Adesso, proprio perché si passa dalle parole ai fatti, il mercato selezionerà chi è più avanti e crescerà in un’ottica di sostenibilità, e chi invece resiste.
I dati e il ruolo propulsivo
In Italia sono 2.626 le società benefit (al 31 dicembre 2022) con una crescita del 55% rispetto al 2021, secondo la fotografia rappresentata attraverso la prima Dashboard evoluta per il monitoraggio e l’analisi delle società benefit, realizzata da Camera di Commercio di Taranto con InfoCamere. Sono per il 97% società di capitali e hanno prodotto nel 2021 circa 19,7 miliardi di euro. La Lombardia la regione con la più alta presenza di SB (35% del totale) ma in ogni regione italiana è presente almeno una benefit.
Il ruolo propulsivo di Assobenefit concorre all’affermazione di questo nuovo modello economico di sviluppo responsabile fondato sui principi costitutivi delle benefit. Un ruolo per il quale le è stato riconosciuto il prestigioso Future Economy Leadership Award 2022, lo scorso novembre durante la COP27.