Sostituiamo i detersivi con gli ecobio e alla spina, di Marzia Fiordaliso Direttore Editoriale Eco in città

Sappiamo quanto impiega una lattina a dissolversi nell’ambiente? Tra i cento e cinquecento anni. E un contenitore di polistirolo? Circa cinquant’anni. Ecco perché fare una raccolta differenziata corretta è una pratica imprescindibile. Le informazioni per lo smaltimento corretto sono, talvolta, frammentarie e reperirle può diventare un percorso ad ostacoli che spaventa anche l’ecologista più convinto. Il primo passo deve già essere compiuto al momento degli acquisti, la preferenza va data alle merci con un imballaggio ridotto o addirittura prive di packaging.
Si calcola che gli abitanti di una grande città producano ogni anno quasi 600 kg pro capite di rifiuti. Un dato pessimo che fa scivolare i nostri capoluoghi tra gli ultimi posti in Europa (dati Ecosistema urbano Legambiente).
Peccato perché i materiali recuperati possono essere trasformati in nuove risorse o in oggetti utili per tutti. Dopo essere stato raccolto il multimateriale in vetro, plastica, alluminio, acciaio, organico viene trasportato agli impianti di selezione dove, con appositi macchinari, viene separato e, successivamente, ritirato dai consorzi di filiera che si occupano del recupero e del riutilizzo.
Oggi proviamo a sostituire i detersivi? Cominciamo ad acquistarne solamente ecobio e laddove possibile alla spina. Basterà inserire sui motori di ricerca “detersivi alla spina negozi” e avrete l’elenco della vostra città. Voi portate il contenitore e “spillate”. La prima volta la bottiglia si può comprare, etichettarla (mi raccomanda è importante l’etichetta per capire cosa contiene naturalmente ma soprattutto se avete bambini in casa).