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Incendi in Toscana: dichiarato lo stato di calamità regionale

Gli incendi devastanti di questi giorni, hanno portato a dichiarare ufficialmente lo stato di calamità in Toscana. Le fiamme rese aggressive anche dal forte vento, in poche ore hanno bruciato centinaia di ettari di terreno, in particolare in Versilia e in Maremma.

La Regione Toscana ha deliberato lo stato di calamità regionale principalmente per ricevere un indennizzo, come rimborso dei danni subiti. Le zone interessate agli incendi sono tante come Massarosa e Camaiore, Vecchiano, Cinigiano, Certaldo, San Gimignano, Firenze, Lastra e Signa.

Stato di calamità in Toscana, è ufficiale

La Toscana dunque da lunedì è in stato di calamita regionale, come ha annunciato ufficialmente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:

Abbiamo deliberato lunedì scorso lo stato di calamità regionale e ora si tratta di precisare tecnicamente quelli che sono i modi con cui si può accedere alle domande di rimborso; naturalmente questo noi lo sapremo sulla base delle disponibilità che a livello nazionale le direzioni generali dei ministeri ci daranno.

Gli incendi in Versilia e in Maremma

Per arginare e tenere sotto controllo gli incendi molto aggressivi che hanno fatto scattare lo stato di calamità, i Vigili del Fuoco hanno dispiegato più mezzi di soccorso anche tecnologici, come un drone dotato di termocamera.

Per domare l’incendio in Versilia, che ricordiamo si è sviluppato nel Comune di Massarosa, sono dovuti intervenire anche i pompieri dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto. Nel giro di poche ore il rogo si è trasformato in un vero e proprio inferno con fiamme che hanno raggiunto diversi paesi come Pieve a EliciMontigiano e Gualdo. Alcune località sono state evacuate come Valpromaro.

L’altro importante incendio, che ha contribuito a far scattare lo stato di calamità in Toscana, è quello che ha coinvolto la Maremma; questo si è sviluppato a Cinigiano. Innumerevoli sono i danni subiti in questa zona come le linee telefoniche interrotte, l’enorme difficoltà a svolgere il lavoro ordinario in ospedale, oltre alle molte case evacuate.