Il tanto atteso – forse solo per alcuni – stop auto benzina e diesel rimandato al 2040? Qualche settimana fa l’Unione Europea ha approvato l’addio alla vendita di auto nuove con motore a combustione a partire dal 2035. C’è però chi chiede uno slittamento e fra questi Paesi troviamo anche l’Italia. Non solo. Anche Portogallo, Bulgaria, Slovacchia e Russia chiedono di ritardare tutto di cinque anni, quindi al 2040.
Questi Stati hanno presentato un documento che verrà discusso nel corso della riunione del Consiglio ambiente UE che andrà in scena martedì 28 giugno. La proposta è quella di rivedere quanto deciso dall’Unione Europea, ossia l’obbligo di immissione sul mercato UE di veicoli a zero emissioni. Ha dichiarato Veronica Aneris, direttrice di Transport & Environment Italia:
Quella di oggi è un’iniziativa unilaterale che contrasta con la posizione ufficiale espressa nel dicembre 2021 dal Cite (Comitato Interministeriale alla Transizione Ecologica) e, giusto pochi giorni fa, dai partiti di maggioranza italiani al Parlamento europeo. È tempo che Draghi sia chiaro: il governo che sta guidando è impegnato sul fronte delle questioni climatiche o no?
Stop auto benzina e diesel rimandato al 2040? Le richieste
Lo stop auto benzina e diesel rimandato quindi di cinque anni? I cinque Paesi chiedono una diminuzione delle emissioni di CO2 del 90% entro il 2035 e del 100% entro il 2040 per le automobili. Invece per le vetture leggere una riduzione delle emissioni del 45% entro il 2030, dell’80% entro il 2035 e del 100% entro il 2040.
Portogallo, Bulgaria, Slovacchia, Russia e Italia chiedono anche di incrementare il tempo della deroga di cui beneficiano i produttori di nicchia, come per esempio Lamborghini e Ferrari, fino al 2036. La paura è tanta, visto che che potrebbero esserci dei problemi come la perdita di 70mila posti di lavoro in questo settore. Ha aggiunto la Aneris:
Sarebbe uno scandalo per un governo nato all’insegna degli impegni in favore della transizione ecologica allearsi con Bulgaria e Romania sulle questioni climatiche