Da venerdì 14 gennaio c’è il divieto in Italia all’utilizzo della plastica monouso: è entrato in vigore infatti il decreto legislativo 196, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 novembre passato, che recepisce la Direttiva Ue “Sup” (Single Use Plastic) del 2019. Lo stop riguarda alcune categorie di plastica: quella non biodegradabile e non compostabile e gli attrezzi da pesca che contengono plastica. Stiamo parlando quindi di piatti e posate monouso, ma anche:
- i palloncini e i bastoni che li sostengono,
- i contenitori per bevande con capacità fino a tre litri,
- tappi e coperchi, tazze e contenitori per bevande in polistirolo espanso,
- bottiglie per bevande con capacità fino a tre litri,
- posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette),
- cannucce e borse di plastica.
Il decreto, emanato “con l’intento di promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili”, vuole “promuovere l’uso di plastica riciclata idonea al diretto contatto alimentare nelle bottiglie per bevande”, e prevede anche delle multe per quelli che trasgrediscono, da 2.500 a 25mila euro. Ma i suoi effetti non saranno così veloci, infatti per esercenti e produttori sarà possibile utilizzare le scorte che ancora ci sono fino ad esaurimento.