Palazzo Argonauta è uno degli edifici più grandi di Roma grazie ai suoi 70.000 m² e 275.000 m³ che, per dimensioni, viene subito dopo il Palazzo della Farnesina (120.000 m² e 720.000 m³).
Un edificio di così grandi dimensioni non poteva che avere facciate altrettanto imponenti sulle quali il restyling in corso ha previsto l’istallazione di un impianto fotovoltaico molto esteso.
Voluto dalla società Valle Giulia Real Estate, che ha voluto dare un valore green al palazzo di sua proprietà il progetto di ristrutturazione architettonica e di reingegnerizzazione è stato realizzato grazie al lavoro sinergico tra Cool Projects, società di ingegneria specializzata in Project Management e in Building Automation (per la parte impiantistica, il Project Management, la sicurezza, il coordinamento di cantiere), e lo studio Agenzia di Architettura (per gli aspetti architetturali e la direzione lavori) in collaborazione con i progettisti di Genera (per il fotovoltaico).
Il lato sud del palazzo, quello che affaccia su via degli Argonauti da cui prende il nome, ospita 657 moduli di silicio policristallino (100×150 cm) per uno sviluppo complessivo di quasi 1.000 mq, esteso su un fronte di circa 110 metri, per un’altezza di poco inferiore a 40 metri in grado di generare quasi 150 kWp con tutta la sua rete di cablaggio.
Sulla facciata ovest, quella che guarda via Ostiense, è stato realizzato un analogo sistema con pannelli di vetro smaltato blu dello stesso colore e dimensioni di quelli fotovoltaici e ancorato con gli stessi supporti. Questo perché su via degli Argonauti sta sorgendo la nuova sede dell’Università Roma Tre, su progetto di Mario Cucinella, che (presumibilmente) oscurerà parte della facciata sud del palazzo. A conclusione del nuovo ateneo si opererà uno scambio dei pannelli “al buio” con quelli posizionati sul fronte ovest di via Ostiense senza compromettere le caratteristiche architettoniche né di produzione di energia rinnovabile.
A questo impianto è stata aggiunta una struttura fotovoltaica distribuita su una superficie di 2.176,70 mq, per una produzione annua di 484.472 kWh. I due impianti insieme possono generare 622.092 kWh annui, interamente a servizio del palazzo. Il risparmio in termini di CO2 è stimato in circa 170 tonnellate l’anno. Palazzo Argonauta dispone, in tal modo, del più grande impianto fotovoltaico su facciata nell’area metropolitana di Roma e il maggiore in Italia. Si consideri che attualmente l’impianto in facciata più ampio al mondo si trova a Copenaghen e produce circa 300 MW annui.
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
L’impegno maggiore per gli ingegneri di Cool Projects è stato dedicato all’integrazione tra nuovo progetto architettonico e gli impianti esistenti, i quali sono stati modificati, adattati, in parte sostituiti con nuove installazioni. L’obiettivo principale di tali interventi è stato quello di ridurre i consumi energetici globali con l’applicazione di nuove tecnologie in sostituzione di quelle presenti ormai obsolete. Al contempo sono state migliorate le condizioni di comfort ambientale attraverso l’introduzione di sistemi domotici tecnologicamente innovativi che, al completamento dell’installazione, saranno capaci di gestire in modo integrato la totalità degli impianti a servizio dell’immobile, monitorando in modo continuo l’utilizzo e lo sfruttamento delle risorse energetiche.
Tra gli interventi principali eseguiti o in via di realizzazione c’è la sostituzione delle 6 UTA a servizio del palazzo con nuove unità di migliore classe energetica. Inoltre sono state riprogettate le centrali termiche che andranno a sostituire le caldaie tradizionali a gasolio con caldaie a condensazione a gas metano con elevatissimi coefficienti di prestazione (COP). Inoltre è già pronto per essere realizzato il progetto di solar cooling per la produzione dei fluidi refrigeranti attraverso l’apporto dell’energia solare.
È prevista anche l’installazione di sistema di regolazione e controllo dell’impianto di climatizzazione locale e della centrale di produzione dei fluidi termovettori.
Naturalmente un profondo restyling dell’edificio non poteva trascurare l’aspetto dell’illuminazione che è stato rimodernato con la sostituzione dei corpi lampada a tubi fluorescenti con nuovi corpi a tecnologia LED. L’intero impianto di illuminazione è regolato e controllato da un sistema che ottimizza i flussi luminosi in funzione delle reali necessità nel rispetto della normativa vigente.