Napoli – Sei mesi per rendere Napoli una città a spreco zero. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dalla Onlus QUI Foundation, dal 2007 impegnata nelle maggiori città italiane per contrastare il fenomeno degli sprechi alimentari, a cui hanno aderito anche ANCI (Associazione nazionali comuni italiani) e l’Università degli studi di Napoli Federico II.
Il progetto, al via nel centro storico di Napoli, prevede la mappatura di ristoranti, bar, gastronomie e altri esercizi food che dispongono di un invenduto a fine giornata, e l’organizzazione di una rete per il recupero e la ridistribuzione dei pasti eccedenti a chi ha più bisogno. A questo si affiancheranno anche azioni di sensibilizzazione rivolte a cittadini e venditori, volte alla prevenzione degli sperperi.
L’idea è di elaborare, con il supporto accademico e scientifico del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II, un modello vituoso di ottimizzazione e valorizzazione delle risorse, esportabile poi – attraverso la rete e il sostegno di ANCI – nelle altre città della Regione Campania, da integrare al progetto ambientale “Campania Differenziata”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e finalizzato a supportare i comuni campani nella gestione dei rifiuti urbani.
“QUI Foundation metterà a disposizione l’esperienza nel recupero e valorizzazione delle eccedenze alimentari acquisita con il suo progetto ‘Pasto Buono’, attivato in otto città italiane e che ha permesso di recuperare e donare 800mila pasti a livello nazionale – commenta Gregorio Fogliani, presidente di QUI Foundation. – La nostra Onlus ha cominciato a lavorare a Napoli già un anno fa, occupandosi, con il supporto del Centro Servizi per il Volontariato di Napoli, di recuperare le eccedenze alimentari delle navi Tirrenia in arrivo al porto. Questo nuovo progetto ci permetterà di estendere il nostro modus operandi su larga scala, con un impatto sociale certamente amplificato”.
QUI Foundation è nata nel 2007 a Genova, su iniziativa del presidente Gregorio Fogliani. Il suo principale progetto è “Pasto Buono”, che si occupa del recupero del cibo sano e invenduto dagli esercizi food e della donazione dei pasti a mense caritative o famiglie bisognose. Ad oggi, “Pasto Buono” è attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Cagliari e Napoli e conta sulla collaborazione di bar, ristoranti, tavole calde, ma anche di grandi gruppi come Tirrenia e Cremonini.
Per altre info: http://www.quifoundation.it/