Nuovo bando per l’assegnazione di 450 nuove licenze taxi a Milano, di cui 150 riservate ai tassisti che si impegneranno a svolgere servizio in turni notturni o a utilizzare auto adattate al trasporto di persone diversamente abili.
L’assegnazione voluta dal Palazzo Marino, in coerenza con quanto raccomandato dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, servirà a migliorare il servizio taxi rendendolo più accessibile e rispondendo alle esigenze dei cittadini. Questa la suddivisione delle licenze:
- 50 ai taxi allestiti per il trasporto di persone con disabilità;
- 50 saranno vincolate all’impegno a svolgere, per 5 anni dalla data di assegnazione della licenza, il servizio negli orari in cui su registra il maggiore livello di domanda di servizio inevasa, ovvero notturni e weekend;
- 50 saranno destinate e coloro che rispettino entrambi i criteri sopraindicati;
- 300 licenze sono le ordinarie.
Riduzioni del contributo oneroso da versare:
- per le prime licenze (riferite allo schema precedente) lo sconto sul contributo totale di 96.500 euro sarà del 20%;
- per le seconde del 30%;
- per le terze del 40%.
Taxi Milano, le parole dell’assessora Censi
Per garantire la più ampia copertura dell’offerta proposta, chi parteciperà al concorso potrà esprimere una o più preferenze rispetto alle distinte tipologie proposte. In caso di mancata ottemperanza agli impegni assunti con la domanda di partecipazione, il Comune procederà alla revoca della licenza.
A Milano è necessario migliorare il servizio taxi – ha commenta Arianna Censi, assessora alla Mobilità – in determinate fasce orarie, ma ritengo che sia soprattutto essenziale che la nostra città possa avere a disposizione più auto adibite al trasporto delle persone diversamente abili. Garantire la mobilità a chi ne ha più bisogno è il segno di una città accogliente e inclusiva. La nuova legge ci offre l’opportunità di venire autonomamente incontro a queste esigenze, ma continuo a pensare che, se Regione Lombardia avesse risposto alle nostre richieste di emissione di nuove licenze, quanto meno il 20 per cento del contributo economico sarebbe andato al Comune per interventi a favore dei taxi, come nuove corsie riservate, sicurezza, parcheggi dedicati, invece di redistribuire tutta la cifra tra i tassisti.