Termovalorizzatore a Roma

Termovalorizzatore a Roma per bruciare i rifiuti: sì o no?

Nelle ultime ore si parla tanto del termovalorizzatore a Roma con polemiche al seguito: si tratta di un impianto per bruciare i rifiuti indifferenziabili che usa il calore della combustione per produrre energia, facendolo passare in un motore a turbina (turbogeneratore). A questo punto i fumi nocivi che arrivano dalla combustione sono trattati e convogliati in un camino da cui escono.

Termovalorizzatore a Roma sì o no? Questa domanda spacca l’opinione pubblica, tuttavia l’impianto voluto dal sindaco Gualtieri sembra essere realtà. Ha dichiarato lo stesso primo cittadino, come riporta Repubblica:

Abbiamo lavorato intensamente in questi mesi, analizzando le caratteristiche del ciclo dei rifiuti di Roma. Abbiamo raggiunto questa soluzione dopo una serie di valutazioni molto approfondite, tenendo conto di tutti gli ultimi sviluppi tecnologici. La dotazione impiantistica che abbiamo scelto ci permetterà di raggiungere l’obiettivo “discarica zero”, come chiede l’Europa

Termovalorizzatore a Roma: pro e contro

Ma qual è la situazione politica? La giunta capitolina e PD sono d’accordo con la scelta di Gualtieri, mentre l’opposizione è contraria, visto che l’idea del termovalorizzatore non c’era nemmeno nel programma elettorale. Tra le ragioni per rifiutare questo progetto troviamo anche le tempistiche, visto che ci vorrebbero circa 5 o 6 anni, ma forse con i problemi che ci sono nella Capitale potrebbero durare anche di più.

In ogni caso il termovalorizzatore potrebbe non entrare in attività prima del 2028 e questo significherebbe non beneficerebbe più nemmeno dell’esenzione prevista attualmente per le emissioni climalteranti dovute a incenerimento dei rifiuti, poiché verrà eliminata in tutta Europa a breve a causa degli inceneritori di “nuova generazione”. Secondo l’opposizione quindi è necessario puntare sui biodigestori per trasformare la frazione organica della spazzatura in biometano. Concludono i consiglieri capitolini del M5s e della Lista Civica Virginia Raggi:

Una decisione che si pone in netto contrasto con la normativa comunitaria, da tempo contraria alla realizzazione dei termovalorizzatori, e contro la riforma Costituzionale da poco aporovata, poiché scarica sulle generazioni future le conseguenze di una scelta frettolosa, antica e inquinante sia per la salute che per l’ambiente