Emergenza rifiuti a Roma

Termovalorizzatore Roma, Tar respinge i ricorsi

Termovalorizzatore Roma, il Tar ha respinto i ricorsi pendenti fornendo una sorta di via libera alla realizzazione dell’opera. Soddisfatto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, pronto ad avanti in maniera spedita verso la costruzione dell’impianto.

La sentenza del Tar del Lazio ha indicato i ricorsi contro il Piano Rifiuti di Roma, presentati dalle associazioni ambientaliste e dai Comuni di Albano, Ardea e Ariccia, come “destituiti di fondamento”. Motivazioni che hanno spinto Roberto Gualtieri a procedere ancora una volta verso il termovalorizzatore di Roma. Il primo cittadino romano si è detto pronto a dotare la Capitale del contestato impianto entro il 2026:

Quella del Tar è una decisione importante che salutiamo con grande favore. Eravamo fiduciosi della forza degli argomenti, della solidità della procedura amministrativa che è partita e che quindi andrà avanti. Roma avrà finalmente il termovalorizzatore e tutti gli altri impianti necessari a raggiungere l’autosufficienza e a chiudere il ciclo dei rifiuti e quindi a poter poi migliorare in modo strutturale la qualità della raccolta.

Una città senza impianti è una città che non può avere un sistema ordinario funzionante di raccolta ed è una città che tra l’altro inquina ed emette CO2. Quindi questo passaggio del Tar è molto positivo. Eravamo come ho sempre detto molto fiduciosi – ha concluso – e chiaramente questo adesso ci consente di andare avanti rispettando la tabella di marcia, la gara e poi l’apertura dei cantieri.

Termovalorizzatore Roma, le motivazioni del Tar

Il Tar ha respinto i vari ricorsi sostenendo come manchino le basi per bloccare il Piano Rifiuti predisposto dal Campidoglio. In particolare secondo i giudici prevarrebbe il rispetto dei “criteri direttivi eurounitari” rispetto alle contestazioni portare al singolo provvedimento, che secondo il Tar non inciderebbe “sull’assetto complessivo del sistema“. Sul fronte della necessità del termovalorizzatore di Roma, anch’essa contestata dagli ambientalisti, i giudici hanno commentato citando l’attuale situazione emergenziale legata ai rifiuti e l’imminente svolgimento del Giubileo:

Né può revocarsi in dubbio quanto al requisito della necessità e urgenza l’esistenza di una situazione emergenziale.

Parere positivo al termovalorizzatore anche sul fronte della chiusura del ciclo dei rifiuti. A fronte della produzione di energia elettrica, indica il Tar, l’impianto contribuirebbe a rendere “residuale lo smaltimento in discarica”. In merito a tali aspetti il Tar ha motivato così il parere negativo nei confronti dei ricorsi:

Non sembra potersi negare che la risoluzione delle questioni legate alla gestione dei rifiuti di Roma Capitale e alla chiusura del ciclo, anche assicurata da una razionalizzazione e realizzazione di nuovi impianti, compreso il tmv, abbia attinenza sia con le più generali politiche energetiche sia con la realizzazione di condizioni attesa a valorizzare il tessuto produttivo ed economico.

Non sussisterebbe inoltre alcun “regime di tutela integrale” sul territorio di Santa Palomba, scelto per la realizzazione dell’impianto. Nessuna pregiudiziale infine relativa all’acquisto, avvenuto prima dell’adozione del Piano Rifiuti, dei terreni da parte di Ama Roma.