Dopo il disastro di maggio seguito all’esondazione sotterranea del torrente Ravone a Bologna, al via a metà giugno i lavori che coinvolgeranno anche via Saffi. Previsti interventi complessi e radicali, che porteranno a una chiusura prolungata dell’area.
Le intense piogge delle scorse settimane hanno messo a dura prova la città di Bologna e in particolare la zona corrispondente a via Aurelio Saffi. Diversi i danni e i rischi per la popolazione residente, dopo anni trascorsi tra vari disagi legati all’attività sotterranea del Ravone.
Il torrente Ravone scorre scoperto per buona parte della sua lunghezza, inclusi i primi 4 km dopo la sorgente, salvo risultare interrato in alcuni punti specifici di Bologna. Interrato e vincolato da scatolare a partire dal tratto posto poco prima di via del Genio fino a quando torna scoperto dopo aver superato via Sabotino e il Canale del Reno. Di nuovo coperto dopo la caserma Mameli, prosegue nello scatolare superando via Aurelio Saffi e torna allo scoperto sul lato ovest di via Chiù. Passati altri due km torna sotto terra e così rimane fino a quando sfocia nel Reno.
Torrente Ravone a Bologna, durata dei lavori
A partire da metà giugno scatteranno in zona via Saffi a Bologna dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza dell’area legata al torrente Ravone. Si tratterà di interventi piuttosto rilevanti, che porteranno al completo smantellamento del manto stradale.
Alla luce dei disagi degli ultimi anni e soprattutto del disastro di maggio 2023 è stato disposto anche il rifacimento dello scatolare, che verrà sostituito e allargato con un “maxi-scatolare in calcestruzzo armato“. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i possibili rischi di una nuova esondazione sotterranea, come sottolineato dal Comune di Bologna, intervenendo “in profondità e in maniera rapida con tecniche costruttive efficaci“.
I lavori porteranno al blocco traffico a Bologna nel tratto compreso tra via Vittorio Veneto e 60 metri dopo via del Chiù. Palazzo D’Accursio ha posto come termine massimo per la durata dei lavori la seconda metà di agosto 2023, così da minimizzare i possibili rischi legati alle piogge autunnali.