Milano – Il Primo Forum di Legambiente sulla mobilità ha visto confrontarsi il 29 maggio i principali stakeholder, gli operatori del settore ed aziende del mondo automotive, sul tema della futura transizione verso la mobilità del futuro, a zero emissioni, proprio in prossimità della presentazione da parte del Governo del documento di policy ‘Elementi per una Roadmap per la mobilità sostenibile 2030’. Questo documento è il primo esercizio di ‘sistema’ che il nostro Paese fa sulla mobilità e potrà essere utilizzato dalle Istituzioni politiche come strumento di supporto tecnico alle future decisioni di policy sul tema.
Proprio questi contenuti sono stati oggetto di dibattito degli speaker presenti che hanno evidenziato i principali contenuti in tema di mobilità.
“La Roadmap 2030 rappresenta un’attività fondamentale portata avanti dal Governo italiano, la prima piattaforma di conoscenze condivise dagli stakeholder alla quale Toyota ha contribuito con il massimo impegno; ma le sue enormi potenzialità sono state attenuate dal riferimento inserito, in materia di possibili incentivi, oltre che ai veicoli a combustibili alternativi, anche all’Euro6” – ha dichiarato Andrea Carlucci, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia, durante il Forum QualeMobilità.
“Questo pone un limite nel settore automotive e non sembra riconoscere la fondamentale importanza dell’Innovazione, valore invece centrale nella visione della mobilità sostenibile di Toyota. Con una strategia a lungo termine abbiamo delineato le nostre linee guida fino al 2050 con le quali vogliamo diminuire, in primis, la media globale delle emissioni di CO2 del 90% entro il 2050 (rispetto alla media Toyota del 2010). Per raggiungere questo obiettivo la nostra soluzione prevede l’utilizzo di diverse tecnologie, dall’elettrico all’idrogeno e soprattutto di ibrido e ibrido Plug-in. Queste tecnologie sono quelle che oggi offrono oggettivamente un maggiore efficientamento energetico. Ecco perché, tornando al tema degli incentivi, si può ricordare l’esperienza positiva francese con il Piano Grenelle I varato nel 2009 che prevedeva, tra l’altro, una tassa sui consumi di energia fossile, associata ad una riduzione della pressione fiscale, per salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie. Il Piano Grenelle ha così, con il tempo, portato vantaggi alla tecnologie alternative, soprattutto all’ibrido, ed ha agevolato il rinnovo del parco auto francese nel giro di pochi anni.
Situazione completamente diversa è quella in cui versa, ancora adesso, il parco auto italiano che vede vetture con più di dieci anni di anzianità, una situazione complessa e davvero al limite. Da parte nostra continuiamo nel nostro percorso verso una mobilità a zero emissioni. Prima di tutto con l’ibrido che oggi ha raggiunto il 3% di quota di mercato senza nessun incentivo, a testimonianza di un forte interesse del mercato e dell’impegno di Toyota che ha reso disponibile una gamma completa e con prezzi accessibili.
Grazie all’ibrido, che non necessita di ricarica, riusciamo oggi, a vantaggio dei cittadini e delle singole realtà in cui viviamo, a colmare il vuoto determinato dall’assenza di infrastrutture necessarie per l’elettrico, oggi ancora poco accessibile.
La tecnologia ibrida di ultima generazione, nel caso di Prius, permette di circolare per il 73,2 % del tempo a Zero Emissioni in un normale percorso casa-lavoro, e di raggiungere l’eccezionale valore del 79,4%, in un percorso urbano. Crediamo inoltre nella diffusione su larga scala di risorse energetiche alternative, come l’idrogeno: soluzione efficace e già disponibile con vetture come la nostra Mirai. Lavoriamo da tempo con le Istituzioni per rappresentare la necessità di un cambiamento nella normativa del nostro Paese e diffondere una nuova cultura energetica. Ora i risultati si cominciano a vedere. È stata recepita la Direttiva DAFI per la creazione di infrastrutture dedicate ai combustibili alternativi, che stabilisce la necessità di costruire entro il 2025 un numero adeguato di stazioni di rifornimento di idrogeno.
Entro il 31 marzo 2017 si sarebbe dovuta aggiornare la normativa tecnica di costruzione delle stazioni di riferimento di idrogeno, che oggi limita, tra l’altro, la pressione di erogazione a 350 bar (e non a 700b)”.
Al dibattito è seguito un momento dedicato alle offerte per i mobility manager aziendali con la presentazione delle migliori opportunità di mobilità sostenibile per il mondo delle imprese. A disposizione dei presenti la nuova Toyota Yaris Hybrid e il nuovo crossover Toyota C-HR, da provare con il test drive della verità, la prova su strada dedicata alle vetture Hybrid che, attraverso un dispositivo collegato con un’interfaccia OBD (diagnostica di bordo), rileva, in tempo reale, la percentuale di modalità elettrica utilizzata durante il percorso di prova. Da quando sono stati lanciati (settembre 2015) ad oggi, sono stati percorsi 724.286 Km su 106.284 test drive effettuati*, con oltre 56% di percorrenza in modalità elettrica e quindi a emissioni zero.