Le utilities investono sulla transizione verde, 1,8 miliardi annui suddivisi tra decarbonizzazione (830 milioni), economia circolare (oltre 500 milioni) e digitalizzazione (420 milioni).
Dallo studio Il ruolo delle utilities tra sicurezza energetica, sostenibilità e competitività di Utilitalia sono emerse cinque linee strategiche di sviluppo che permettono un reale contributo alla lotta contro il climate change: rinnovabili, molecole verdi, reti di distribuzione, efficienza energetica ed economia circolare.
La transizione energetica è una sfida di sistema che non si limita a valutare singole tecnologie o vettori, ma che amplia la propria visione alla convergenza fra tecnologie, produzione e utilizzo delle fonti, potenzialità di economia circolare ed infrastrutture – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – Il contributo più rilevante che le imprese dei servizi pubblici possono fornire alla transizione energetica passa dalla valorizzazione della loro peculiarità di attori e promotori dello sviluppo energetico territoriale: ciò vuol dire rendere incisivo un approccio integrato, l’unico in grado di coniugare investimenti industriali e innovazione con il valore circolare e sociale del servizio reso. Un approccio che accresce l’efficienza e la sostenibilità della transizione energetica e amplia i benefici energetici, ambientali e sociali resi disponibili sui territori.
Transizione verde, le linee strategiche
Le utilities possono dare il loro supporto in particolare nel settore fotovoltaico ed eolico ma anche in quello idroelettrico e del teleriscaldamento; il contributo allo sviluppo delle molecole verdi è dato dalla produzione di biogas e biometano dai rifiuti organici o dai fanghi di depurazione.
Le infrastrutture energetiche di distribuzione rappresentano l’asse portante per l’attuazione della transizione: dalle utilities può arrivare un importante contributo sulla flessibilità e la sicurezza delle reti elettriche, la riconversione tecnologica delle reti gas volta alla gestione dei nuovi green gas e l’integrazione tra i settori gas e power.
L’efficienza energetica è tra le principali strategie delle utilities, impegnate nel duplice ruolo di soggetti obbligati del meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica e di promotori di offerte commerciali per gli utenti. Per quanto concerne l’economia circolare: si va dalla riconversione delle infrastrutture esistenti come hub per la carbon capture and storage al recupero delle materie prime critiche, in particolare attraverso raccolta e trattamento dei RAEE, mobilità elettrica e produzione di biocarburanti e biocombustibili.
Evento Utility il 20 febbraio a Milano
A Milano – Palazzo Marino il 20 febbraio alle 17:30 Smart city, decarbonizzazione ed economia circolare: il ruolo delle utility per parlare di come gli investimenti si possano declinare su interventi green al servizio dei cittadini e come supportare gli enti pubblici territoriali. La crisi climatica richiede un’immediata mitigazione dei rischi e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Il programma:
- Emmanuel Conte – Assessore al Bilancio Comune di Milano per i saluti istituzionali e introduzione;
- Angelo Rosiello – Partner Energy & Natural Resources for Oliver Wyman;
- tavola rotonda: Giovanni Brianza – AD Edison Next, Stefano Goberti – AD Plenitude, Orazio Iacono – AD Hera, Nicoletta Mastropietro – Head of Digital Innovation, R&D di A2A;
- Modera Giordano Colarullo – DG Utilitalia.