Trasporti di agnelli dall'Est Europa: Animal Equality ed ENPA per aumentare i controlli

Trasporti di agnelli dall’Est Europa: Animal Equality ed ENPA per aumentare i controlli

Il trasporto di agnelli dall’Est Europa e da altri paesi esteri come la Spagna prosegue. Nel corso dello scorso anno sono stati oltre 400.000 gli agnelli trasportati da paesi come Ungheria, Romania e Polonia, ma anche nel 2022 saranno migliaia i cuccioli trasportati per ore lungo le strade del nostro paese in occasione di Pasqua.

E così Animal Equality ed ENPA, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno scelto di agire. Solo qualche giorno fa il Ministero ha annunciato la trasmissione di un comunicato alle Regioni, alle Province autonome, agli UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari) e al Ministero dell’interno per chiedere di aumentare i controlli su strada e sulle strutture di macellazione nel corso del periodo pasquale.

Se il consumo di carne di agnello è sceso molto negli ultimi anni, facendo registrare una diminuzione del 25% lo scorso anno, il trasporto però è proseguito. Nello specifico le associazioni hanno denunciato:

  • Trasporto di agnelli non svezzati su camion inadeguati fino a 30 ore filate di viaggio, documentando così una violazione gravissima delle normative;
  • Trasporto di animali senza lettiera, esposti alle intemperie e senza accesso al cibo e all’acqua;
  • Trasporto di animali morti o morenti per via delle condizioni di viaggio;
  • Animali ammassati gli uni sugli altri, con le zampe incastrate e le teste schiacciate contro il soffitto dei camion;
  • Animali morti trascinati giù dai camion una volta giunti al macello e mai opportunamente segnalati;

Trasporti di agnelli: le parole delle associazioni

Tutto ciò succede ancora oggi ed ecco cosa dichiarano le associazioni:

È più urgente che mai continuare a vigilare su questi trasporti, denunciando quelle compagnie che continuano a violare le normative europee e a infliggere agli animali continue e inutili sofferenze. A livello europeo è fondamentale fare di più e siamo molto soddisfatti che l’Italia abbia deciso di fare la propria parte con questa iniziativa del Ministero della Salute. Tuttavia, questo è solo un primo passo, per questo saremo su strada in questi giorni per documentare i trasporti di agnelli e segnalare violazioni alle autorità, continuando a denunciare un problema ad oggi irrisolto. Servono azioni e leggi più stringenti e forti per garantire davvero il rispetto delle normative e del benessere animale.