Trento Film Festival

Trento Film Fest dal 29 aprile all’8 maggio: passato e futuro sono anche cinema

Trento s’interroga fortemente sull’idea di futuro. E lo fa grazie allo sguardo del cinema, maturato in settant’anni di vita del suo storico festival cinematografico, dedicato alla montagna e all’ambiente.

Dal 29 aprile all’8 maggio avrà infatti luogo una delle kermesse più longeve d’Europa, il Trento Film Fest. La manifestazione quest’anno si presenta con un bellissimo poster di Milo Manara, uno dei più grandi fumettisti e illustratori italiani, che torna al Festival da protagonista dopo il manifesto rifiutato nel 1997 per l’audacia del bozzetto proposto: una ninfa che di schiena usciva da un laghetto alpino coperta solo dalla propria chioma.

Con oltre 120 film in programma (di cui 27 anteprime mondiali e altre 50 italiane), più di 150 appuntamenti, 9 mostre, il salotto letterario di Montagna e la sezione speciale “Destinazione… futuro”. Tantissimi ospiti, tra cui Brunello Cucinelli, Reinhold Messner, Mauro Corona, Laura Rogora, Paolo Nespoli, il festival torna finalmente in presenza.

Manifesto Trento Festival

Il programma del Trento Film Fest

Ad aprire la programmazione è l’anteprima assoluta del restauro di “Italia K2”, realizzato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai.

Lungo i dieci giorni della manifestazione spiccano alcuni titoli di cinema green. L’allarme per la fusione dei ghiacciai dei Poli è al centro del film “Into the ice” di Lars Henrik Ostenfeld. Il regista ci propone, con immagini mozzafiato, un viaggio vero e proprio all’interno dei ghiacciai della Groenlandia con tre glaciologi. Dal Polo si passa ai pascoli con “Alpenland” di Robert Schabus, alla ricerca di paesaggi e persone.

Sul ruolo dei giovani nel processo di tutela dell’ambiente, infine, si concentrano due titoli. Il bellissimo e premiatissimo film “Animal” di Cyril Dion, che, interrogandosi sulle cause della sesta estinzione di massa della fauna selvatica, traccia l’identikit delle emergenze ambientali tutte tra loro inscindibili. Anche il documentario di Flore Vasseur e prodotto dall’attrice Marion Cotillard “Bigger than us” si concentra sui giovani e sulle loro rischiose battaglie per i diritti umani, il clima, la libertà di espressione, la giustizia sociale, l’accesso all’istruzione, al cibo in tutte le latitudini del mondo.

Ambiente e territorio che ritornano anche nella speciale serata evento “Karma Klima”, in cui i Marlene Kuntz si esibiranno con un’insonorizzazione dal vivo su immagini e video, a cura di Lorenzo Letizia. Al progetto collaborano artisti e cooperative di comunità, verso modelli di riqualificazione sostenibile.

di Elena Sofia Midena