Trento Film Festival, quando il digitale è in vetta

I numeri sono tanti, ma il rischio di fare confusione non c’è. Dal 30 aprile al 9 maggio avrà luogo la 69esima edizione del Trento Film Festival, con 100 film in programmazione, circa 80 anteprime tra nazionali ed internazionali in rappresentanza di 31 Paesi. Una rassegna tutta digitale con una programmazione attenta e con “i piedi per terra”, votata all’ambiente, alla montagna, alla pandemia e al futuro.

Quest’anno gli organizzatori hanno preferito non far slittare le date, ma mantenere l’appuntamento primaverile, rinunciando alle proiezioni dal vivo, dato il perdurare della chiusura dei cinema, ma confermando lo streaming che, l’anno scorso, con 25mila visioni di film online, ha confermato l’interesse per la manifestazione.

Tra i film in concorso è particolarmente attesa l’anteprima italiana del documentario di Francesco Catarinolo “La casa rossa”, sulla scelta di vita dell’esploratore e scrittore altoatesino Robert Peroni, che, ormai da trent’anni, risiede, tra natura e mare, nello sperduto paesino groenlandese di Tasiilaq, dove gestisce un centro di accoglienza per turisti che è diventato un punto di riferimento per stranieri in transito, ma anche per la comunità locale.

Ed è proprio dedicato alla Groenlandia il Focus “Destinazione”, che ogni anno viene dedicato dal Festival a un paese. È lì, infatti, che si stanno concentrando gli studi sulle emergenze climatiche e sui conseguenti cambiamenti ambientali, economici e geopolitici. La Groenlandia, quindi, è un laboratorio a cielo aperto per capire il futuro della nostra terra.

I film di apertura e chiusura, entrambi in anteprima assoluta, riaffermano il legame tra il Festival, la città di Trento e il Trentino, anche in un’edizione “virtuale”: il cortometraggio animato digitale “Mila” della trentina a Hollywood Cinzia Angelini, ispirato ai racconti d’infanzia della madre sui bombardamenti su Trento durante la Seconda Guerra Mondiale, aprirà il programma il 30 aprile.

A chiuderlo sabato 8 maggio sarà, invece, il debutto di “N-Ice Cello – Storia del violoncello di ghiaccio” di Corrado Bungaro, documentazione del viaggio dai ghiacciai delle Dolomiti al Mediterraneo, passando per il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, di uno strumento musicale unico al mondo.

I film sono accessibili dal 30 aprile al 16 maggio sulla piattaforma online trentofestival.it.

 

 

di Elena Sofia Midena