Dieta vegetale verdure anti tumore intestino

Tumore all’intestino, dieta ricca di verdure riduce il rischio del 22%

Seguire una dieta a base di verdure e vegetali in generale può aiutare stare meglio. Un’ipotesi avvalorata da diversi studi clinici nel corso degli ultimi anni. Incluso quello da poco pubblicato sulla rivista scientifica BMC Medicine dai ricercatori della Kyung Hee University (Corea del Sud). Questi ultimi hanno concluso che una dieta basata su vegetali, verdure e cereali integrali può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare un tumore all’intestino, più precisamente al colon.

Seguendo una dieta a base di vegetali il rischio di sviluppare un tumore al colon risulterebbe ridotto del 22%, rispetto a un’alimentazione povera di verdure, cereali integrali e legumi. Il merito sarebbe, secondo il ricercatore Jihye Kim, dell’azione degli antiossidanti contro le infiammazioni croniche. Nello specifico ha dichiarato:

I nostri risultati suggeriscono che una dieta salutare e a base vegetale è associata alla riduzione del rischio di tumore al colon-retto.

Lo stesso ricercatore ha affermato poi che i supposti benefici nella riduzione del rischio di tumore all’intestino sono evidenti solo negli uomini. Le donne presenterebbero in generale una minore propensione ad ammalarsi rispetto agli individui di sesso maschile, il che renderebbe meno evidenti i vantaggi legati all’alimentazione.

Altra differenza riguarderebbe gli effetti della dieta a base di verdura sulla base della provenienza etnica. Gli individui caucasici risulterebbero trarre maggiori vantaggi (rischio ridotto del 24%) rispetto alle persone asiatiche. In merito a questo aspetto però i ricercatori hanno affermato che saranno necessari ulteriori e più specifici studi per ottenere maggiori informazioni.

Tumore intestino e dieta a base di verdure: lo studio

I ricercatori sudcoreani hanno condotto il loro studio su un totale di 173.427 cittadini residenti negli Usa, di cui 79.952 uomini e 93.475 donne. Come indicato su BMC Medicine i partecipanti hanno dovuto riferire alcune informazioni relative alla dieta seguita e agli alimenti consumati. Per ciascun cibo è stato chiesto quanto di frequente venisse consumato, con una forbice che andava da “mai o quasi mai” fino a “quattro o più volte al giorno”.

Un’ulteriore divisione ha riguardato la tipologia di alimenti consumati, assegnati alle categorie “cibi salutari da fonti vegetali”, “cibi vegetali meno salutari”, “prodotti di origine animale”:

  • Cibi salutari da fonti vegetali – cereali integrali, frutta, verdure, oli vegetali, legumi, caffè e tè;
  • Cibi vegetali meno salutari – cereali raffinati, succhi di frutta, patate e prodotti con zuccheri aggiunti;
  • Prodotti di origine animale – grassi animali, uova, carne, latticini e frutti di mare.