L’Unione Europea, l’Unicef ed Eni hanno deciso di lanciare un progetto da 7 milioni di dollari (6,12 mln euro) per migliorare la qualità dell’acqua a Bassora (Iraq) per 850mila persone, fra cui 160mila bambini. Lo scopo è quello di dare entro due anni l’accesso a “servizi idrici di qualità e resistenti al clima” ai più piccoli e alle loro famiglie nelle due aree dei bacini idrici di Al-Baradiya e Al-Jiha a Bassora, in cui ci sono 40 scuole e 21 centri sanitari.
L’iniziativa, in collaborazione con il Governatorato di Bassora, prevede che Eni dia i propri impianti di trattamento dell’acqua di Al-Baradiya – ognuno con una capacità di 400mila litri per ora – grazie all’aiuto del Ministero del Petrolio e della Basra Oil Company.
Tutti i dettagli
- Il cambiamento climatico ha un impatto grave sulla vita dei bambini in Iraq, comportando l’aumento della scarsità d’acqua e della salinizzazione, con serie implicazioni sul futuro del paese.
Circa 3 bambini su 5 non hanno possibilità di accedere a servizi idrici gestiti in maniera sicura e meno della metà delle scuole del paese ha accesso all’acqua.
Come risposta, e grazie al progetto 350mila persone in due comunità all’interno della città di Bassora avranno accesso a servizi idrici migliori e resilienti al clima. Inoltre mille persone, in particolar modo i giovani, avranno la possibilità di contribuire alla fornitura di servizi equi e di promuovere una crescita verde ad alta intensità di occupazione
Inoltre Unicef lavorerà a stretto contatto con le autorità locali di Bassora e con il Ministero delle Costruzioni, degli Alloggi e dei Comuni Pubblici di Baghdad e in partnership con il Direttorato dell’Acqua di Bassora e con società di consulenza private, nonché grazie al rafforzamento delle capacità di appaltatori locali, Ong e operatori, per aumentare la gestione dei servizi idrici e l’inclusione sociale.