Elettrodotto sottomarino

Un elettrodotto sottomarino grazie a Terna e STEG Tunisie volano per la transizione ecologica

Un elettrodotto sottomarino tra Italia e Tunisia realizzato grazie alla cooperazione tra Terna e STEG Tunisie, le società che gestiscono le reti elettriche dei due Paesi. ELMED permetterà una maggiore sicurezza, sostenibilità e resilienza nell’approvvigionamento energetico e un incremento degli scambi di elettricità prodotta da fonti rinnovabili, fungendo così da volano per la transizione energetica.

Per l’opera sono stati condotti accurati studi marini e ambientali che hanno consentito di definire il tracciato migliore a tutela dei fondali e degli ecosistemi esistenti ma anche una progettazione partecipata basata sul dialogo con i territori coinvolti dall’infrastruttura elettrica.

Elettrodotto sottomarino nel rispetto dell’ecosistema

Il collegamento sottomarino sarà un ponte energetico che collegherà due grandi sistemi elettrici, quelli di Europa e Nord Africa e un’opera che, grazie alla bidirezionalità dei flussi, garantirà importanti benefici elettrici e ambientali. Le stazioni elettriche di conversione di Partanna e Mlaabi saranno realizzate secondo i più avanzati standard tecnici e tecnologici, nel pieno rispetto dell’ambiente e dei territori circostanti e in sintonia con il paesaggio.

Il progetto ELMED consentirà a Italia e Tunisia di avere un ruolo strategico per l’elettricità nell’area euro-mediterranea. Terna realizzerà la nuova stazione di conversione a Partanna, in provincia di Trapani, in prossimità di una stazione elettrica già esistente. L’impianto avrà una potenza di 600 MW e convertirà la corrente da continua ad alternata.

Dopo un tratto via terra di circa 18 km il cavo arriverà all’impianto di Castelvetrano, da lì raggiunta la costa l’elettrodotto si immergerà in mare lungo il Canale di Sicilia con una profondità massima di circa 800 metri e dopo 220 km arriverà alla nuova stazione di Mlaabi nella penisola tunisina di Capo Bon (nell’entroterra a 20 km dal mare).

L’iter del progetto

Da settembre del 2020 a luglio 2021 Terna ha avviato le consultazioni e ha incontrato i cittadini dei Comuni di Campobello di Mazara, Castelvetrano e Partanna in Sicilia per presentare il progetto. Nessuna opposizione all’opera da parte del territorio e il sostegno dei Comuni interessati è stato totale. L’allora Ministero della Transizione Ecologica in data 29 aprile 2022 ha ricevuto i risultati insieme alla documentazione di autorizzazione attesa per i primi mesi del 2024. Da parte tunisina, ELMED è qualificato come progetto di interesse pubblico e, come tale, è autorizzato da decreto governativo.