Pasta ai tartufi

Un treno da Roma ad Alba per gustare piatti gourmet a base di tartufo bianco

Per evitare di raccogliere tartufi bianchi non ancora maturi la data di inizio “cerca” è slittata di 10 giorni ma dal primo ottobre è arrivato l’ok della Regione Piemonte. Cambia anche la data per la raccolta del tartufo nero pregiato che partirà il 15 dicembre.

Previsti 250 milioni di fatturato per il solo mercato del tartufo. I responsabili della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba evidenziano che per ogni euro investito nel settore ne ritornano 55 e attorno nella filiera sono occupati 11.000 addetti.

Una scelta per proteggere il tartufo bianco dai cambiamenti climatici – spiega l’assessore regionale alla Biodiversità e alla Tartuficoltura Marco Gallo, precisando che – quest’anno in Piemonte le precipitazioni sono state più frequenti, ma nelle ultime stagioni l’effetto della prolungata siccità si era fatto sentire con una scarsità di prodotto. Non solo. C’è il rischio che raccogliendo un prodotto non ancora maturo si comprometta la raccolta degli anni successivi. Ecco perché d’accordo con le associazioni dei trifolau, dopo aver raccolto anche il parere scientifico del Cnr, si è deciso di posticipare da quest’anno la stagione del tartufo bianco d’Alba di una decina di giorni, al 1° ottobre. Cambia anche la data per la raccolta del tartufo nero pregiato, che partirà il 15 dicembre. Siamo convinti che sia la scelta giusta per proteggere un simbolo della nostra terra e anche un favoloso volano per l’economia delle colline del Piemonte.

Tartufi, un treno del gusto con Ferrovie dello Stato

Con Ferrovie dello Stato partirà l’Espresso Langhe-Monferrato per portare gli amanti del tartufo da Roma direttamente ad Alba viaggiando di notte. Le partenze sono programmate per il 25 e il 31 ottobre e prima di Alba si fermeranno ad Asti e Nizza Monferrato per consentire ai turisti di scegliere anche mete diverse dalla capitale del tartufo.

Quest’anno la Regione investirà più di 700.000 euro per realizzare gli obiettivi previsti dal piano triennale per valorizzare il patrimonio tartufigeno del Piemonte. La parte più consistente servirà per indennizzare i proprietari dei terreni dove sono radicate piante arboree con capacità tartufigena.

Saranno 40.000 gli euro destinati, invece, alla salvaguardia e al potenziamento delle tartufaie del tartufo bianco d’Alba con i quali si metteranno a dimora piante tartufigene in aree vocate al tartufo nero e si costruiranno tartufaie didattiche, aggiungendosi alle risorse già stanziate dalle Sviluppo rurale.

Più di 200.000 euro sono destinati al sostegno di eventi e fiere autunnali legati al tartufo bianco, compresa l’Asta al castello di Grinzane Cavour, un classico che ogni anno assicura una dote importante per iniziative di beneficenza internazionale.