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Allarme Unicef: i giovani rinunciano ai figli a causa dei cambiamenti climatici

I giovani rimandano l’idea di mettere al mondo un figlio. Questa preoccupazione è confermata da un’indagine condotta dall’Unicef- Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia che dimostrerebbe come oggi le generazioni più giovani siano poco propensi a mettere in cantiere un figlio a causa dei cambiamenti climatici.

La crisi climatica globale, infatti, oltre a recare enormi disagi e danni in gran parte delle aree del pianeta, sta cambiando i piani per il futuro di quanti vorrebbero costruirsi una famiglia. Ma vediamo nel dettaglio cosa dicono i dati raccolti dal sondaggio Unicef.

Cambiamenti climatici: il sondaggio Unicef sui giovani

L’Unicef ha condotto un sondaggio, sulla piattaforma U-Report, intervistando 243.512 partecipanti in tutto il mondo. I risultato parlano di 2 giovani intervistati ogni 5 che dichiarano di aver esitato all’idea di avere figli a causa dei cambiamenti climatici, in Africa sono addirittura la metà a voler posticipare:

  • Medio Oriente e Nord Africa 44%;
  • Africa subsahariana 43%.

I ragazzi intervistati affermano infatti di avere subìto diversi shock climatici con conseguenze gravi sull’accesso a cibo ed acqua. L’Africa è uno dei continenti nel quale la crisi climatica colpisce più violentemente. La siccità provoca danni enormi e l’impossibilità di avere le adeguate scorte d’acqua e di cibo. Oltre alle problematiche legate alle frequenti tempeste, cicloni, inondazioni e caldo estremo si aggiunge anche uno stato ansioso tra le future generazioni e la speranza di una vita migliore è sempre più flebile.

Ecco nel dettaglio alcuni dei dati più rilevanti raccolti dal sondaggio condotto dall’Unicef:

  • 3 ragazzi intervistati su 5, hanno preso in considerazione l’idea di trasferirsi in un altro paese a causa dei cambiamenti climatici (70% degli intervistati in Medio Oriente e Nord Africa e dal 66% in America Latina e Caraibi);
  • 1 giovane su 4 di aver subito gli effetti diretti dell’inquinamento atmosferico;
  • 1 su 4 ha patito per le inondazioni, 1 su 6 per frequenti tempeste gravi o cicloni;
  • 1 su 10 è incappato in incendi boschivi;
  • 1 su 5 ha dichiarato che sta diventando sempre più difficile ottenere acqua pulita (Medio Oriente e Nord Africa 35%, Asia orientale e Pacifico 30%.

L’Unicef lancia un grido di allarme e chiede ai governi di prendere immediati provvedimenti per proteggere i giovani dalle conseguenze dei mutamenti partendo da sistemi idrici che possano resistere a inondazioni e siccità. Salvare vite umane ma anche donare il sorriso e la speranza di una vita migliore, a questo sono chiamati i leader di oggi.