Università di Milano-Bicocca, nuovo sistema di gestione dei rifiuti: differenziata al 70 %

Bicocca fa la differenza eliminando i cestini dei rifiuti da tutti gli uffici. Quattro i punti fondamentali del progetto di gestione dei rifiuti che l’Università di Milano-Bicocca ha chiamato “Bicocca fa la differenza”: eliminare i cestini della raccolta indifferenziata dagli uffici e dalle aree comuni, creare isole ecologiche, introdurre erogatori di acqua potabile, realizzare un sistema di monitoraggio digitale dei rifiuti.

È un innovativo sistema di gestione dei rifiuti, che combina l’aspetto informativo con la ricerca e porta a un immediato miglioramento della raccolta differenziata. L’ottimizzazione della raccolta differenziata comporterà un risparmio sui servizi di pulizia di circa 90 mila euro all’anno (scarica il progetto)

Il progetto è stato presentato questo pomeriggio nello spazio della Galleria della Scienza dove sono state posizionate le isole ecologiche, installati gli erogatori dell’acqua e ricostruiti due uffici di dimensioni reali dai quali sono stati eliminati tutti i cestini per spiegare come funziona il nuovo sistema di gestione dei rifiuti e quali sono le novità per studenti e dipendenti dell’Ateneo. Il nuovo sistema porterà all’installazione su ogni piano di isole ecologiche per conferire vetro, plastica e indifferenziato, e consentirà di raggiungere il 70 per cento di raccolta differenziata, riducendo le emissioni di CO2 di circa il 50 per cento. Le isole ecologiche saranno 500. Negli uffici rimarrà esclusivamente il contenitore della carta. Le isole ecologiche, dotate di QR code, saranno monitorate dagli stessi utenti che con l’applicazione mobile PolApp, sviluppata dal Geomatic Laboratory del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, potranno inviare “alert” sulla correttezza della differenziazione dei rifiuti e sul livello di riempimento (scarica gli screenshot dell’App).

Il nuovo sistema di gestione dei rifiuti è stato sviluppato dal Centro di Ricerca POLARIS del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, in collaborazione con la Direzione generale e l’area Risorse immobiliari dell’Ateneo che si occupa della gestione logistica del Campus (scarica il progetto). Al progetto hanno collaborato Amsa per la cartellonistica e gli aspetti logistici della gestione dei rifiuti e il consorzio Comieco che ha fornito 500 contenitori per la carta. I consorzi Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica), CoReVe (consorzio recupero vetro), CiAl (consorzio imballaggio alluminio), Ricrea (Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio) sono stati costantemente presenti nelle fasi di realizzazione del progetto.

Anche il consumo della plastica, grazie all’installazione nel Campus di 40 erogatori di acqua potabile filtrata liscia e gassata, diminuirà sensibilmente. A studenti e personale saranno fornite gratuitamente borracce in acciaio, ricaricabili agli erogatori, con una conseguente riduzione del 30 per cento del numero di bottigliette di plastica e del 30 per cento delle emissioni di C02.

Quali e quanti rifiuti
Il progetto è partito con il monitoraggio della produzione dei rifiuti. Per un anno sono stati pesati e analizzati i rifiuti prodotti nei quattro edifici di Piazza della Scienza. I ricercatori del POLARIS hanno calcolato che nei 4 edifici la produzione annua è di 56.000 chili, di questi la carta è pari al 14,6 per cento, la plastica al 7,5 per cento e il vetro al 3,2 per cento. L’indifferenziato è pari a 73 per cento.

L’introduzione delle isole ecologiche ha portato la raccolta differenziata della carta al 50 per cento, della plastica al 15 per cento e del vetro al 5 per cento. L’indifferenziato si riduce al 30 per cento. Quindi la raccolta differenziata dal 27 per cento è arrivata al 70 per cento.

«La sostenibilità ambientale – ha detto Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-Bicocca – è un tema di ricerca fondamentale, le cui ricadute sono particolarmente importanti per migliorare la qualità ambientale all’interno del Campus e coinvolgere, in questo importante processo, chi studia e chi lavora in Ateneo».

«Il sistema di gestione dei rifiuti – hanno spiegato Marina Camatini, presidente del centro POLARIS, Giacomo Magatti e Massimiliano Rossetti, ricercatori del centro POLARIS – progettato da POLARIS in collaborazione con la Direzione generale dell’Ateneo e l’area Risorse immobiliari rappresenta l’evoluzione del sistema in atto e intende migliorare sensibilmente la raccolta differenziata. Il coinvolgimento del personale e degli studenti è sicuramente la mossa vincente che consentirà di conseguire un sensibile miglioramento e di raggiungere gli obiettivi che si propone il progetto “Carbon Management”, in atto come accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente».

Questo progetto è stato tra i finalisti del premio Smart Communities all’ultimo Smau, nella categoria “Energia e ambiente”.

Il contest fotografico
Durante la presentazione del progetto, organizzato nell’ambito della “Settimana europea dei rifiuti”, sono stati premiati anche i vincitori del contest fotografico “Bicocca fa la differenza” dedicato al tema dei “rifiuti” e lanciato dall’Ateneo lo scorso 28 ottobre. 148 le foto arrivate, 66 per la categoria studenti e 82 per la categoria open. Gli scatti scelti dalla giuria, 10 per ogni categoria, sono stati pubblicati sulla pagina Facebook d’Ateneo. La foto di ogni categoria che ha ottenuto il maggior numero di “like” è stata premiata con un tablet offerto da Vonino. In particolare, la foto vincitrice della categoria studenti è “L’espresso prezioso”, di Andrea Breda, con 498 like (vedi e scarica la foto), mentre quella categoria open è “Dalla carta al fiore”, di Lidia Borella, con 39 like (vedi e scarica la foto).

Didascalie foto allegate
Foto1: Uno degli erogatori di acqua installati nel Campus
Foto2: Il team del Geomatic Laboratory che ha sviluppato PolApp, l’applicazione che permette agli utenti di mandare informazioni sul corretto utilizzo delle isole ecologiche
Foto3: Avvicinando il telefonino al QR Code Pol App identifica l’isola e invia un alert

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