Valeriana fiore

Valeriana: proprietà, utilizzi e controindicazioni

La valeriana è una pianta ricca di proprietà e utilizzi per la salute. Il rimedio naturale si ottiene estraendo i principi attivi dal rizoma. Non risultano impiegate a scopo curativo le foglie, di colore verde intenso, o il fusto di questa specie erbacea. Stesso discorso vale per i frutti e fiori, leggermente profumati.

La pianta erbacea perenne nota come valeriana è conosciuta anche con il nome scientifico di Valeriana officinalis. Appartiene alla famiglia delle Valerianaceae e le sue origini sono da ricercare in Europa o nelle foreste asiatiche a ridosso del Vecchio Continente. Il fusto dirama dal rizoma e può raggiungere fino a circa un metro di altezza.

Valeriana: proprietà

Le proprietà attribuite alla valeriana sono diverse, a cominciare da quella sedativa del sistema nervoso centrale. In tale senso agisce riducendo la degradazione dei neuroinibitori GABA e stimolandone al contempo la produzione. Vengono riconosciute a questo rimedio naturale anche azioni ansiolitiche e antispasmodiche. Sono presenti all’interno del rizoma:

  • Olio essenziale;
  • Acido valerianico e isovalerianico;
  • Acido malico;
  • Acidi valerenici;
  • Alcaloidi;
  • Flavonoidi;
  • Glucidi;
  • Resine;
  • Tannini;
  • Valepotriati.

A cosa fa bene la valeriana

Guardando più nel dettaglio, a cosa fa bene la valeriana e in quali situazioni è possibile utilizzarla? Una delle condizioni principali è quella in cui è richiesta un’azione calmante, come ad esempio nel caso di attacchi d’ansia e agitazione. Rientrano in quest’ambito di utilizzo anche gli attacchi di panico, la tensione nervosa e una forte sensazione di angoscia. Trattandosi di condizioni cliniche particolari si raccomanda tuttavia un consulto con il proprio medico curante prima di intervenire con qualsiasi soluzione, anche naturale.

Tintura madre estratto

Non di rado l’uso di questo rimedio naturale interessa anche casi di insonnia, soprattutto se legata a stress o stati ansiosi. L’azione antispasmodica può rivelarsi utile nel contrastare i crampi addominali in generale, ma anche nello specifico i sintomi della sindrome del colon irritabile o le coliche. L’azione inibente del sistema nervoso centrale contribuisce anche a ridurre i tremori, mentre l’azione rilassante e sedativa aiuta a calmare le palpitazioni.

La medicina popolare vede nella valeriana un rimedio naturale anche per altre problematiche, alcune delle quali legate alla sindrome premestruale. Può rivelarsi utile nel caso di patologie a innesco nervoso, come l’acidità di stomaco e la gastrite.

Utilizzi

L’utilizzo della valeriana può avvenire in varie forme, a cominciare dall’estratto secco. Disponibile in compresse o capsule, questo rimedio si assume generalmente fino a un massimo di due volte al giorno. Il limite giornaliero in termini di quantità è invece di circa 500 mg, variabile in funzione delle condizioni, dell’età e della corporatura della persona. Anche in questo caso è consigliabile consultarsi con il proprio medico curante.

La tintura madre di valeriana è disponibile in gocce. Dalle 20 alle 50 gocce per assunzione, da diluire in un po’ d’acqua. Si consiglia di non superare le 2-3 volte al giorno. Qualora si utilizzasse per favorire il riposo notturno è opportuno assumerla circa mezz’ora prima di mettersi a letto.

Molto apprezzato è anche l’infuso o tisana alla valeriana. Si può preparare comodamente a casa, basterà acquistare in erboristeria la radice sfusa. Un cucchiaino per ogni tazza d’acqua bollente (circa 250 ml), da lasciare in infusione (con coperchio) per circa 15 minuti.

Tisana decotto infuso

Quante gocce di valeriana per l’ansia?

Quando utilizzata nel trattamento dell’ansia, la tintura madre di valeriana può essere assunta diluendone 20 gocce in un po’ d’acqua. È possibile ripetere l’assunzione fino a tre volte al giorno.

Quanto tempo impiega a fare effetto?

L’efficacia della valeriana non è immediata, soprattutto per quanto riguarda i disturbi del sonno. I primi effetti concreti richiederanno circa 4 settimane per iniziare a manifestarsi.

Valeriana: controindicazioni

La valeriana è un rimedio naturale non privo di controindicazioni, condizione normale considerando ad esempio la sua azione a carico del sistema nervoso centrale. La maggior parte di queste riguarda la possibile interazione con eventuali terapie farmacologiche seguite, ma non solo.

È sconsigliato l’utilizzo di questo rimedio naturale nei bambini al di sotto dei 12 anni. Allo stesso modo è meglio evitare di assumerla anche in gravidanza e nella successiva fase dell’allattamento.

Da evitare sono anche l’assunzione concomitante a quella di bevande alcoliche e il sovradosaggio. Quest’ultimo può portare a condizioni quali l’affaticamento e i tremori. Restano sempre valide eventuali cautele relative ai soggetti sensibili ad alcune componenti specifiche presenti nella valeriana.

Interazioni con i farmaci

Esistono diverse classi di farmaci che possono spingere a evitare l’assunzione di valeriana. Tra questi figurano tranquillanti, barbiturici, sonniferi e in generale quei medicinali volti a favorire il riposo. La sovrapposizione dell’azione del rimedio naturale con quella delle benzodiazepine o degli analgesici oppioidi può deprimere eccessivamente il sistema nervoso centrale.

Non assumere anche insieme a medicinali antidepressivi e antistaminici. Attenzione anche all’utilizzo di valeriana in concomitanza con l’assunzione di farmaci epatotossici, la cui azione a danno del fegato potrebbe risultare amplificata.

Effetti collaterali della valeriana

L’assunzione di valeriana comporta anche alcuni effetti collaterali, come ad esempio una riduzione della capacità di assorbimento del ferro. Sconsigliata quindi nei soggetti più a rischio anemia.