Vaniglia, da dove viene e come si usa

La vaniglia, una delle spezie più amate e preziose al mondo, è il cuore di innumerevoli ricette dolciarie e non solo. Ma qual è la migliore vaniglia al mondo? La risposta è un viaggio tra terre esotiche, tradizioni secolari e lavorazioni artigianali che rendono questa spezia un autentico tesoro.

Si estrae dai baccelli, ovvero i frutti, di una varietà di orchidee tropicali appartenenti al genere Vanilla, in particolare Vanilla planifolia (molto simile ad un’orchidea tropicale). Nonostante diverse aree del mondo la producano, alcune regioni si distinguono per la qualità ineguagliabile dei loro baccelli, frutto di climi ideali, terreni ricchi e meticolosi processi di coltivazione e lavorazione.

La regina è la vaniglia del Madagascar

Il Madagascar, il principale produttore mondiale di vaniglia, è celebre per la varietà Bourbon, considerata da molti esperti la migliore al mondo. I baccelli Bourbon sono caratterizzati da un aroma intenso, dolce e cremoso, con note di caramello e cioccolato.

Il clima tropicale di quest’isola, combinato con un suolo fertile e l’arte dei coltivatori malgasci, contribuisce a creare un prodotto unico. La produzione segue un processo complesso: i baccelli si raccolgono a mano, sono sottoposti poi a una serie di trattamenti che includono fermentazione, essiccazione al sole e stagionatura che possono durare fino a sei mesi. Questo trattamento intensifica il loro profilo aromatico, rendendoli particolarmente pregiati.

Fiori di vaniglia

Tahiti e la sua vaniglia floreale

Se il Madagascar è il paese della vaniglia per antonomasia quella di Tahiti è la sua controparte esotica. Estratta da una varietà distinta, Vanilla tahitensis, la vaniglia tahitiana è famosa per il suo aroma unico, più delicato e floreale, con sfumature di frutta e spezie. Spesso preferito da chef e pasticcieri per creare piatti gourmet grazie alla sua versatilità e al profilo aromatico distintivo.

I baccelli tahitiani sono anche più grandi e carnosi rispetto a quelli del Madagascar, con un contenuto di vanillina inferiore ma con composti aromatici più complessi. Questo li rende perfetti per utilizzi creativi in profumeria, cocktail di lusso e alta cucina.

La messicana: la madre di tutte le vaniglie

Non si può parlare della migliore vaniglia al mondo senza menzionare il Messico, la culla originaria della vaniglia. Qui, la vaniglia cresceva spontaneamente già in epoca precolombiana e veniva utilizzata dagli Aztechi per aromatizzare il cacao. I baccelli messicani, spesso meno dolci ma più speziati e caldi, si distinguono per il loro aroma profondo e complesso.

Oggi, la produzione messicana è più limitata rispetto ad altre regioni ma rimane un punto di riferimento per la qualità artigianale e la ricchezza della storia che circonda questa spezia.

Come scegliere quella giusta

Se l’acquistate sfusa controllate che i baccelli siano lucidi, quasi come fossero cosparsi di olio, morbidi, non rigidi e secchi e con molti semi neri. Un buon baccello di vaniglia deve sprigionare un aroma intenso e dolce, senza note di muffa o fermentazione. Altrimenti si trova anche nei negozi biologici in barattolo di vetro. Nulla osta che si possa comprare anche già macinata ma sempre di qualità ottima. Se siete soliti usare quella sintetica abbandonatela e magari al suo posto aggiungete della buona cannella in polvere del Commercio Equo e Solidale.

Qual è la vaniglia più buona del mondo?

Baccelli di vaniglia

La migliore è una questione di preferenze personali legate all’uso e all’aroma desiderato. Se amate i sapori dolci e cremosi, la vaniglia Bourbon del Madagascar è una scelta perfetta. Per chi cerca qualcosa di più floreale e raffinato, i baccelli di Tahiti rappresentano un’opzione eccellente. Se invece preferite un aroma speziato e tradizionale, la vaniglia messicana è ciò che fa per voi. Ogni tipo di vaniglia racconta una storia fatta di luoghi, tradizioni e passioni, rendendo ogni baccello un piccolo capolavoro della natura.

Come estrarre i semi

Con un coltello affilato incidete il baccello di vaniglia per il lungo e raschiate delicatamente l’interno per estrarre i piccoli semi neri che contengono l’aroma più intenso.

Come utilizzare i semi e il baccello

Potete incorpora i semi di vaniglia direttamente nella preparazione di creme, impasti per dolci, gelati o yogurt oppure mescolarli con lo zucchero integrale per ottenere una preparazione subito pronta per ogni ricetta (può essere conservato in un barattolo di vetro). Si possono anche mettere i semi in un liquido caldo (nel latte, nelle bevande vegetali a base di soia, avena, riso o nel vino) per aromatizzarlo.

Dove utilizzare la vaniglia

La vaniglia è un ingrediente versatile che si presta a moltissime preparazioni:

  • dolci: creme, budini, panna cotta, cheesecake, torte, biscotti, muffin, ciambelle, gelati, sorbetti;
  • bevande: caffè, tè, latte, cioccolata calda, cocktail;
  • preparazioni salate: salse, marinature, carni, verdure.

Ricetta della crema pasticcera vegana alla vaniglia

  • 500 ml di bevanda vegetale alla soia (potete provare anche con il latte di cocco);
  • 100/120 g di zucchero di canna biologico;
  • 40 g di amido di mais;
  • 1 baccello di vaniglia;
  • 1 scorzetta di limone non trattato (con buccia edibile).

Scaldate la bevanda vegetale a fuoco medio cui avrete aggiunto zucchero e amido e mescolate per non formare grumi. Mettete i semi che avrete precedentemente raschiato, il baccello e la scorza di limone lavata e asciugata. Lasciate che si addensi al punto giusto, eliminate baccello e scorza e fate intiepidire prima di consumare. Potete mangiarla tal qual è oppure usarla nella preparazione di dolci plant-based.