Vietato somministrare cibo ai gatti randagi per le strade di Cetara. Questo il messaggio che si sono visti inviare cittadini e associazioni di questo Comune in Provincia di Salerno, direttamente da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fortunato Della Monica.
Il pomo della discordia riguarderebbe la necessità, sostenuta dall’amministrazione comunale, di tutelare il decoro della città e la sanità pubblica. Questo il testo dei manifesti affissi nel territorio di Cetara contro la somministrazione di cibo ai gatti randagi o abbandonati:
Per evidenti ragioni igienico-sanitarie si prega la cittadinanza di non somministrare cibo ai gatti randagi. Si invitano i cittadini a non lasciare cibo per terra lungo le strade di Cetara o sotto i bidoni della spazzatura. I residui di cibo attraggono topi e insetti infestanti, creando una preoccupazione ulteriore di allarme sanitario. Inoltre, le maleodoranti deiezioni prodotte dai gatti rendono indecorosi vicoli, strade e piazze del paese. Gli “appassionati gattofili” per non creare ulteriori disagi, sono pregati di curare i gatti nella propria abitazione!
Vietato il cibo ai gatti randagi per le strade di Cetara, la diffida ENPA
La comparsa dei manifesti ha subito diviso la cittadinanza, tra quelli favorevoli a una stretta alla somministrazione di cibo ai gatti di strada e chi invece difende questi animali. Una polemica nella quale è intervenuta anche l’ENPA, che ha diffidato il sindaco Della Monica chiedendo l’immediata rimozione dei manifesti incriminati. Come ha ribadito Benedetto Amato, presidente dell’ENPA Costa d’Amalfi:
Credo sia opportuno, prima di creare queste locandine infelici, documentarsi sulle leggi. Evitatevi prima di tutto una gogna mediatica, che inevitabilmente vi mangia perché fortunatamente c’è tanta gente sensibile, e poi pessime figure.
Il problema del sovraffollamento di gatti si risolve promuovendo la sterilizzazione, non portandoli all’estinzione per fame.
Dal Comune e dal sindaco Della Monica è arrivata una pronta replica a quanto affermato dall’associazione. Il primo cittadino ha chiarito quelle che sono le intenzioni che hanno portato all’affissione dei manifesti:
L’invito non è quello di affamare i gatti, bensì, in questo periodo, quello di fornire loro il cibo presso la propria abitazione, al fine di garantire la pulizia dei residui e mantenere buone condizioni igienico-sanitarie.
Il problema del paese in questo momento non è il randagismo, è l’igiene urbana, perché tante persone (pur in buona fede) tengono comportamenti assolutamente errati, anche per la stessa salute degli animali, lasciando per strada ogni genere di alimento e residuo alimentare domestico, così che gli animali rilasciano vomito ed escrementi liquidi e maleodoranti. Inoltre, spesso lasciano a terra buste, piatti di plastica, contenitori di ogni tipo, addirittura lenzuola, contro ogni norma di decoro urbano e buon senso.
Una replica che non ha frenato l’ENPA, che attraverso i suoi legali ha presentato una diffida ufficiale affinché i manifesti vengano rimossi. Gli stessi dovranno essere sostituiti, spiega l’associazione, da manifesti di scuse contenenti dei chiarimenti in merito. Tra le richieste anche delle precise indicazioni su come poter provvedere ai gatti randagi o abbandonati senza ledere il decoro pubblico e la sicurezza sanitaria di Cetara.