A febbraio 2021 il Parco Villa Gregoriana a Tivoli (Rm), concesso al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dall’Agenzia del Demanio, era stato interessato da una frana. Oggi la sinergia tra i due soggetti si è rafforzata e ha permesso la partenza dei lavori di stabilizzazione della villa, un luogo delicato in cui violenti fenomeni idrogeologici, causati dai cambiamenti climatici, avevano prodotto seri danni due anni fa.
Lo smottamento del terreno aveva arrecato danni alla parete rocciosa sotto i cunicoli del percorso Miollis bloccando il sentiero che dalla Grotta di Sirene porta verso l’uscita dei Templi. I lavori di ripristino termineranno entro il 2023 e sono a cura dell’Agenzia del Demanio, spesa prevista circa 400.000 euro. Al FAI è affidata la progettazione e la direzione di tutto l’iter.
Villa Gregoriana, soluzioni tecnologiche per una migliore fruibilità
Villa Gregoriana a Tivoli nell’800 era metà obbligata per i grandi artisti che viaggiavano in Italia e famosi pittori la ritrassero. Fu Papa Gregorio XVI, nel 1832, a commissionare una spettacolare opera di ingegneria idraulica che aveva come fine il contenimento delle esondazioni dell’Aniene. Nel Monte Catillo fu scavato un traforo su cui convogliavano le acque a cascata e subito dopo iniziarono i lavori per il parco.
Un ecosistema estremamente fragile che richiede da parte del Fai una supervisione costante e una tempestività negli interventi di manutenzione e prevenzione. Determinante anche sperimentare soluzioni tecnologiche e digitali innovative che ne migliorino fruibilità e accessibilità, in modo tale che il bene pubblico vincolato diventi un elemento trainante per la valorizzazione di tutto il territorio circostante.
Come raggiungere Villa Gregoriana
Nonostante i lavori è possibile visitare il parco raggiungendolo anche senza auto. Il treno è la migliore alternativa sostenibile e sia quest’anno sia per tutto il 2024 coloro che useranno i regionali avranno uno sconto del 20% sul biglietto di entrata alla Villa.
Giornate del FAI di Primavera il 25 e 26 marzo
Nel fine settimana del 25 e 26 marzo il FAI darà l’opportunità di scoprire i più grandi tesori italiani. Saranno aperti al pubblico oltre 750 luoghi in 400 città, molti dei quali normalmente non accessibili al pubblico, si tratta di ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. Sarà anche possibile tesserarsi.