Zurigo

Zurigo e la riqualificazione urbana, di Rossella Sobrero – SOStenibili

Nel 2024 Zurigo, con i suoi oltre 400.000 abitanti, è ancora una volta presente ai primi posti in molte ricerche sulla qualità della vita nelle città. Nell’immaginario collettivo Zurigo è associata alla finanza e raramente viene presa in considerazione la sua attenzione alle persone e all’ambiente.
Invece anche quest’anno nell’indice globale IMD Smart City Index, Zurigo si è assicurata il primo posto e la Commissione europea ha anni la conferma come città più vivibile d’Europa. Un primato che è certamente collegato alla qualità dei servizi ma anche alla proposta culturale e all’impegno per la salvaguardia ambientale.

Dal punto di vista culturale la città svizzera è un importante polo artistico con i suoi 50 musei, oltre 100 gallerie, una prestigiosa università, centri di ricerca di successo e innovativi think tanks.
Zurigo è anche all’avanguardia sui temi ambientali: la metà dell’area urbana è coperta di verde e sono presenti 500 chilometri di piste ciclabili. Inoltre, l’amministrazione promuove la riduzione del consumo energetico offrendo consulenza gratuita a coloro che si occupano di costruzioni sostenibili e ai cittadini che decidono di investire in energie rinnovabili.

Zurigo, il quartiere sottratto al degrado

Interessante in particolare la trasformazione del quartiere di Zürich West salvato dal degrado post-industriale e oggi luogo frequentato soprattutto dai giovani. Quest’area è tra i migliori esempi di riqualificazione urbana in Europa: dove un tempo c’erano fabbriche, strutture industriali, container, oggi ci sono negozi, locali, musei, spazi creativi.

Tra le strutture più importanti del quartiere ci sono: la Prime Tower, il secondo edificio più alto della Svizzera, il Frau Gerolds Garten, un giardino urbano con ristorati e bar, la Torre Freitag realizzata con container, una via con negozi e attrazioni lungo il viadotto ferroviario.
Recupero e sostenibilità sono i concetti applicati in un’operazione di rigenerazione a cui hanno collaborato diversi soggetti pubblici e privati.

di Rossella Sobrero, Presidente Koinetica