Inceneritore a Roma

Inceneritore Roma, Legambiente e WWF presentano ricorso al Tar

Legambiente e WWF non ci stanno e presentano un ricorso al Tar contro l’inceneritore di Roma; chiedono la sospensione cautelare dell’efficacia dei provvedimenti contestando la legittimità costituzionale. La costruzione del termovalorizzatore, che tratterà 600.000 t/anno di rifiuti, era stata approvata con il Piano di Gestione dei Rifiuti di Roma Capitale predisposto dal Commissario Straordinario per il Giubileo e Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Impugniamo al TAR gli atti verso la realizzazione dell’inceneritore di Roma – dichiarano Legambiente e WWF Italia – di fronte all’intenzione di stravolgere le impostazioni del Piano Regionale dei Rifiuti, puntando su inverosimili effetti “salvifici” di un costoso impianto, che finirebbe invece per paralizzare il miglioramento della raccolta differenziata, in palese violazione con gli obiettivi ambientali fissati a livello europeo. Inaccettabile poi aver scelto di imporre questo intervento attraverso un commissariamento per il Giubileo del 2025, sia perché è impossibile che l’impianto sia pronto per il 2025, sia perché così facendo si è voluta cancellare qualsiasi fase di confronto e partecipazione, nonostante si sia intervenuti pesantemente su un tema oggetto di una recente pianificazione regionale. Contrastiamo quindi, anche sul piano giudiziario, l’idea di dar vita a questo impianto inutile e dannoso mentre continueremo, con tutte le nostre forze, a stimolare le istituzioni, ad ogni livello, nell’adottare misure che portino ad una vera economia circolare fatta di riduzione dei rifiuti, raccolta porta a porta, differenziata, incentivi al riuso e applicazione delle più moderne tecnologie per la gestione del residuo indifferenziato. Roma può e deve diventare un modello virtuoso e per questo obiettivo continueremo a batterci al fianco di cittadini, sindacati, comitati e associazioni.

Inceneritore Roma, il perchè del ricorso

Secondo le associazioni ambientaliste, il Sindaco di Roma Gualtieri ha, in modo non legittimo, derogato o modificato le norme in materia di procedura di VAS (delineate agli artt. 4 e seguenti del D. Lgs. 152/2006 – di competenza di Legislatore Nazionale) senza suddividere le competenze tra l’autorità che presenta la richiesta e l’autorità cui spetta la Valutazione Ambientale Strategica in modo indipendente anzi la procedura è toccataa proprio alla Città Metropolitana.

I provvedimenti sono anche in contrasto con il Piano Regionale dei Rifiuti che, non solo non prevede nuovi inceneritori, ma nemmeno la possibilità di produrre un piano di gestione romano che entrerebbe in collisione con quello regionale. Da considerare anche il potenziamento già previsto del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio in provincia di Frosinone, uno dei due impianti gestiti da Acea Ambiente per la produzione di energia elettrica tramite utilizzo di combustibile derivato da rifiuto.