SMART COMMUNITY: RiavviaItalia 2.1, riemerge la piattaforma partecipativa per il riavvio del paese, di Carlo Infante, Urban Experience

L’idea, già messa in campo già a marzo 2020, in pieno lockdown, è quella di una piattaforma partecipativa in cui raccogliere e rilanciare ragionamenti e progetti per il riavvio del Paese, per non sprecare questa crisi pandemica.
Ora, dopo mesi di sospensione, attendendo sostegni e attenzioni, RiavviaItalia entro fine gennaio si rimette in gioco per cercare di fare di questa piattaforma partecipativa un ambiente in cui interagire con le più diverse intelligenze elettive ed esercitarci a ripensare-rifare questo Paese sfasato, a partire da quelle realtà che si riconoscono nella definizione di smart community.
Una crisi, per quanto devastante, può rivelarsi un’opportunità: può renderci migliori rispetto a ciò che pensiamo di essere. È per questo che è necessario creare le condizioni abilitanti per dare forma al nostro potenziale.
Questa piattaforma è uno dei tanti modi possibili per sollecitare le disponibilità, accogliendo idee, proposte, buone pratiche e diverse progettualità che possano convergere verso ciò che definiamo innovazione adattiva, per intendere l’integrazione tra la trasformazione digitale e la nostra evoluzione. Un processo che comporta una convergenza tecnologica verso lo sviluppo equo e sostenibile, secondo un principio di reciprocità tra noi, la nostra intelligenza naturale e le potenzialità artificiali della trasformazione digitale. Dopotutto in natura tutto è interconnesso e l’opportunità evolutiva che si delinea è nell’interpretare le reti, dal web all’auto-organizzazione delle comunità, come la condizione ideale per esprimere intelligenza connettiva. È con questo spirito che si auspica una nuova sensibilità rivolta alla co-progettazione e la gestione dei beni comuni e una prospettiva rivolta alle nuove generazioni.
In tal senso molte delle idee già raccolte, rivolte ai più diversi ambiti, dall’innovazione sociale alle progettualità dei sistemi culturali ed educativi e quelle, incognite, che contiamo di attrarre, sono l’occasione per intercettare una creatività diffusa, sviluppando attraverso il commentario del forum, le possibilità di ottimizzazione delle idee perché diventino progetti e magari buone pratiche da modellizzare.

Quest’ultimo aspetto è determinante: RiavviaItalia è una piattaforma partecipativa che attraverso la dinamicità, la competenza e l’empatia del commentario dei forum può drenare l’energia creativa regalata ai social network dei big player.
L’obiettivo della piattaforma RiavviaItalia è quello di qualificare una nuova sensibilità progettuale, basata sul confronto connettivo che contribuisca a riavviare il Paese, spinti da questo motto di Richard Buckminster Fuller “Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta”.
Il punto è mettere in relazione sempre più stretta buone teorie ed ottime pratiche, creando un “ideario” su una piattaforma partecipativa dove è possibile pubblicare direttamente sia le proprie ragioni sia le schede relative ai progetti in cantiere.
Questi ultimi possono essere posizionati in cinque macrocategorie attraverso cui declinare l’innovazione: digitale, sociale, culturale, ambientale, produttiva. Indicata la categoria prioritaria, se ne possono affiancare almeno altre due. Sarebbe utile anche indicare alcune tag tematiche (tipo: beni comuni, made in Italy, rigenerazione urbana, emergenza sanitaria, assistenza povertà, disuguaglianza, attivismo civico, innovazione culturale, smart community, cittadinanza educativa, sviluppo sostenibile, diritti, open innovation etc.). Sarebbe funzionale anche distinguere tra idee o proposte o progetti o buone pratiche (sappiamo che non è mai chiaro definire questi ambiti, si faccia uno sforzo, aiuta a discernere e a connotare meglio le schede).